COSTITUITO A FORMIA IL COMITATO ARCHI – FARANO PER LA DIFESA DI OLIVICOLTURA, AMBIENTE E PAESAGGIO

Il giorno 31 marzo 2012 a Formia, presso l’hotel Kora Park, si è costituito il Comitato Archi-Farano, con lo scopo di prendere tutte le iniziative necessarie ad evitare la localizzazione di un nuovo cimitero monumentale in località Archi e del nuovo Policlinico del Golfo in località Farano-Mamurrano.

Come soci fondatori, hanno aderito al Comitato numerosi agricoltori che coltivano gli uliveti nelle due zone, ai quali si sono aggiunti cittadini sensibili al danno paesaggistico, ambientale e produttivo che deriverà dalle due scellerate scelte del sindaco Michele Forte.


Le due opere sono già state inserite nella proposta di variante generale al Piano Regolatore del Comune di Formia in corso di redazione da parte del Prof. Arch. Franco Purini, ma destano perplessità enormi e la loro localizzazione non rappresenta una soluzione efficiente alla carenza di loculi a Formia o di servizi ospedalieri  per il Golfo di Gaeta ed il suo entroterra.

Il Comitato ritiene che la localizzazione delle due opere, così importanti per la popolazione, sia il risultato soprattutto di valutazioni estemporanee e capricciose del sindaco Michele Forte, piuttosto che di una seria ed efficiente programmazione fatta nell’interesse della popolazione. La capricciosa estemporaneità del sindaco Michele Forte può essere pericolosa, perché rischia di infliggere un colpo mortale all’olivicoltura formiana di pregio – una delle poche risorse realmente ecosostenibili del nostro territorio – e a quello che resta del paesaggio e dell’ambiente.

La realizzazione di nuovi spazi sepolcrali e di un nuovo Policlinico è comunque urgente per la nostra comunità, ma esistono soluzioni di gran lunga migliori, sotto ogni profilo.

Per il nuovo Policlinico del Golfo c’è l’area ex Enaoli:

già assegnata alla Regione Lazio per tale scopo;
già oggetto di importanti valutazioni progettuali conseguenti ad uno specifico concorso internazionale di idee (costato 300.000 euro) sulla base del quale sono stati scelti e premiati quattro progetti (come quelli delle figure che seguono);

già urbanizzata, con adeguata viabilità intorno a tutto il suo perimetro, inoltre confinante con la linea ferroviaria Roma-Napoli a sud (possibilità di scalo ferroviario) e con la variante Appia a nord.

Il sindaco Michele Forte invece ha giudicato il sito non idoneo adducendo motivazioni inesistenti o inconsistenti come una presunta umidità dell’area e la vicinanza del depuratore. Stranamente però lo stesso sindaco non ha considerato tali presunti limiti quando ha promosso lo stesso sito per la realizzazione di un villaggio olimpico della vela, nell’ambito della candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020 poi ritirata dal governo Monti. Il quell’occasione il sindaco ha invece addotto a sostegno della scelta tutte le motivazioni che rendono il sito ideale per il Policlinico.

Quanto alla realizzazione di nuovi spazi sepolcrali, c’è già un aggiornamento al Piano Regolatore Cimiteriale redatto dallo studio dell’ing. Chiota su incarico dello stesso Comune, per coprire il fabbisogno fino al 2041 con l’ampliamento dei tre cimiteri esistenti (Castagneto, Maranola, Castellonorato) e, in una prima versione approvata dalla commissione congiunta OOPP/Urbanistica, con un piccolo nuovo cimitero in area incolta e inutilizzata a Penitro. Questo piano confermava la tradizionale propensione ad una localizzazione cimiteriale policentrica che soddisfaceva la richiesta di nuovi spazi sepolcrali.

Ignorando lo studio dell’ing. Chiota (e le spese affrontate), il sindaco Michele Forte ha voluto imporre il nuovo cimitero monumentale agli Archi, al posto degli uliveti e di una pineta sulle pendici della collina di Campese. Un cambio di direzione, che sta ritardando l’approvazione definitiva dell’ampliamento dei cimiteri esistenti, motivato con argomentazioni sterili ed inconsistenti tipo “gli ampliamenti vengono molto male” oppure “gli ampliamenti tolgono valore alla memoria” (riportate dal quotidiano Latina Oggi).


(il progetto del nuovo cimitero monumentale e gli uliveti che ne sarebbero devastati)

La realizzazione del cimitero monumentale agli Archi devasterebbe, compromettendola per sempre, un’area a vocazione agricola tra le più belle di Formia, già inserita in un programma di sviluppo economico agricolo da integrare eventualmente con molteplici attività compatibili con le produzioni olivicole di qualità che la caratterizzano.


Il Comitato quindi intende proseguire con rinnovato slancio la lotta già intrapresa dai singoli agricoltori che si sentono vessati da scelte assurde, inopportune e dannose per il territorio. Rappresentando questi agricoltori, e tutti i cittadini sensibili al problema, il Comitato Archi-Farano si porrà come organismo interlocutore col Comune di Formia per promuovere alternative più valide.