TERRACINA: CORDOGLIO E SOLIDARIETA’ ANCHE DA ITRI ALLA FAMIGLIA CERVELLONI PER LA MORTE DEL FIGLIO PASQUALE

*Giovanni Nofi, presidente Centro anziani Don Morosini*

Anche Itri è rimasta scossa dalla tragedia che ha colpito la famiglia Cervelloni di Terracina, per via di un rapporto quasi sacro che lega alcuni abitanti del posto e il nucleo travolto dal decesso di un figlio e dalle condizioni disperate dell’altro. A farsi portavoce di questo strazio è Giovanni Nofi, già funzionario delle Poste in quel di Terracina per oltre 25 anni.

“Antonio, nato il 2 maggio 1878, è sewmpre stato per me come un figlio, mentre anche Pasquale (la vittima del sinistro verificatosi sabato 14 in località Barchi, n.d.r.) faceva parte dei miei ricordi cari, anche se le frequentazioni con lui non erano intense come quelle con Antonio. Avevo conosciuto i loro genitori, Giacinta Pannozzo ed Enrico, entrambi instancabili operatori dell’ufficio postale di Terracina, prima che il papà, Enrico, dopo aver vinto il concorso da vigile urbano, lasciasse il nostro ente. Ho frequentato la loro famiglia a Borgo Hermada, dove vivono in via Macchia di Piano, e ho visto crescere i due figli, legandomi tantissimo ad Antonio, che ho notato con piacere aver acquistato credito e apprezzamento per la deontologia con cui ha svolto il suo lavoro di conducente di ambulanze. Mi faccio portavoce – conclude Nofi – del dolore che altri colleghi itrani dell’ufficio PT di Terracina e diversi pendolari, che hanno conosciuto i Cervelloni, hanno provato allo straziante annuncio della tragedia in cui i due sono rimasti incolpevolmente coinvolti. A nome degli itrani che hanno conosciuto e frequentato il nucleo familiare, esprimo a Giacinta ed Enrico le espressioni che attestano la massima vicinanza a loro nel momento del dolore”.


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