Il gravissimo episodio che ha sconvolto il mondo del calcio e dello sport italiano, la prematura scomparsa del calciatore Morosini, colpito da un malore durante una partita di campionato, ha riaperto in tutta la penisola il dibattito sull’annoso problema della prevenzione e della salute degli atleti, basata su visite mediche sempre più specialistiche, ma anche sull’importanza di un immediato soccorso sui campi di gioco, in particolar modo nei campionati minori.
L’amministrazione comunale ha da tempo posto l’attenzione sul problema, promuovendo l’anno scorso il progetto della Medical Card, la cui presentazione è avvenuta in aula consiliare alla presenza del sindaco Domenico D’Alessio, dell’assessore delegato Pasquale De Maio e delle autorità del Coni regionale e nazionale.
“Soltanto pochi giorni fa – ha detto l’assessore De Maio – l’amministrazione ha aderito al progetto promosso dalla Provincia per dotare gli impianti comunali di un defibrillatore, con corsi di abilitazione all’uso a tecnici delle società sportive. A maggior ragione oggi che il mondo dello sport è sconvolto per il grave lutto di un calciatore, vogliamo confermare la nostra volontà di far giocare per quanto più possibile i nostri ragazzi nella certezza di un soccorso immediato. Voglio anche ringraziare i volontari della Croce Rossa Italiana che in molti campi di gioco apriliani offrono la loro determinante collaborazione con un sussidio di ambulanza e personale capace di gestire ogni emergenza”.
Lo stadio comunale Quinto Ricci (gestito dall’Fc Aprilia) e la struttura tensostatica (Virtus Basket) sono già dotati di defibrillatore, mentre possono accedere al bando per la nuova dotazione la tensostruttura gestita dall’Aprilia Volley, il campo Bridgestone gestito dal Campoverde Calcio, il campo Gianni Rodari gestito dalla Garibaldina Rugby, il campo di via dei Giardini gestito dalla Virtus Campo di Carne, il campo di via Spagna gestito dalla società Città di Aprilia e la piscina comunale Rari Nantes.
