PENSIONI, CONFINDUSTRIA LATINA:’QUESTA RIFORMA NON È CIÒ CHE SERVIVA PER RILANCIARE IMPRESE E OCCUPAZIONE’

Il 24 aprile scorso Confindustria Latina ha organizzato un importante convegno, riservato alle aziende associate, sulla nuova normativa in materia di trattamenti pensionistici, alla luce delle ultime modifiche recentemente intervenute ed alle conseguenti problematiche interpretative ed operative. Al convegno ha preso parte la Maria Magri, dell’area Fisco, Finanza e Welfare di Confindustria, la quale sta partecipando con gli organi legislativi parlamentari e ministeriali alle fasi di sviluppo della riforma in oggetto.

“La materia trattata riveste un rilievo strategico per la rilevanza delle innovazioni recentemente introdotte con diversi provvedimenti legislativi – spiega Maria Magri – che hanno modificato profondamente l’impostazione della disciplina pensionistica, non solo per quanto concerne l’allungamento dell’ età pensionabile e la riformulazione dei requisiti d’accesso, ma soprattutto per aver costruito un nuovo modello della disciplina, costruito sul sistema cosiddetto  ‘contributivo’ e sul principio della ‘speranza di vita’. Di interesse particolarmente immediato e cruciale è la questione dei lavoratori ‘esodati’, ossia quelli interessati ad accordi sindacali, per i quali, a causa delle intervenute modifiche ed il conseguente allungamento del momento di accesso ai trattamenti pensionistici, si pongono delicati profili interpretativi”


“Le disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in senso lato – così Sergio Viceconte, direttore generale di Confindustria Latina –, ed in particolare per quanto concerne la riforma del lavoro e delle pensioni e la problematica relativa ai cosiddetti esodati, non è quello che serviva per rendere più competitive le imprese e per aiutare la crescita e l’occupazione. Confindustria, insieme alle organizzazioni sindacali, aveva condiviso il verbale proposto dal Governo Monti perché riteneva che si fosse raggiunto un punto di difficile equilibrio. Quando si sottoscrive un accordo tra le parti sociali,la sostanza non dovrebbe cambiare più! Invece – incalza Viceconte – il testo approvato successivamente da Palazzo Chigi, è diverso, l’impianto complessivo irrigidisce il mercato del lavoro e rischia di determinare un arretramento piuttosto che un miglioramento”.

“Per questo Confindustria ha presentato al Governo – continua il Direttore Generale di Latina – una serie di emendamenti di modifica del Disegno di Legge prospettato in materia: se questi non dovranno essere accolti e se il testo del provvedimento dovesse restare immutato, allora non può che ribadirsi che ‘al Paese serve una buona riforma, piuttosto che una cattiva riforma, è meglio non fare alcuna riforma”.

Nella seconda parte del convegno, è stato poi presentato il “Programma AMVA Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale” sull’apprendistato, approfondito e dettagliatamente spiegato da Maria Sarubbo di ITALIA LAVORO SPA, che ha illustrato alle aziende le opportunità ed i finanziamenti previsti per l’utilizzo dell’apprendistato.