COLDIRETTI LATINA DOPO L’ASSEMBLEA DEI GIOVANI.

“I giovani di Coldiretti sanno trasformare le difficoltà in opportunità”. Così il  direttore della Coldiretti di Latina, Saverio Viola, dopo i lavori assembleari che si sono svolti nella Capitale. L’Assemblea Nazionale dei giovani di Coldiretti si è svolta presso l’Audiotorium della Musica di Roma e ha registrato la presenza di una numerosa delegazione di giovani imprenditori della sede pontina ed è stata utile a fare il punto della situazione ed analizzare dati e tendenze.

“Ragionare e condividere perchè oggi c’è bisogno delle giovani energie: lo abbiamo capito – ha detto Viola –  ora è necessario comprendere come la promozione e la commercializzazione delle nostre produzioni possano sempre meglio divenire una delle priorità del Governo. Oggi Coldiretti è l’Organizzazione con la classe dirigente più giovane d’Italia. Le giovani imprese hanno la metà delle possibilità di accedere al credito rispetto a quelle adulte, ma crescono il triplo”.


E’ questo quanto emerso dall’indagine Coldiretti/Swg. L’esperienza del settore agricolo conferma che quando in azienda è presente un giovane la crisi si fa meno sentire, con risultati migliori in termini di reddito ed occupati. Il 37 per cento vuole espandersi nei prossimi tre anni, attraverso l’affitto (22 per cento) o l’acquisto di terreni (15 per cento). Un’azienda su due vanta anche una certificazione di qualità mentre il 63 per cento è multifunzionale. Non a caso, il principale settore di investimento per i giovani imprenditori (42 per cento) è la vendita diretta dei propri prodotti, seguita da agroenergie (24 per cento) e agriturismo (18 per cento). Ma la filiera corta con la vendita diretta in azienda o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è anche il canale commerciale preferito. Sul fronte occupazionale, nelle giovani imprese agricole lavorano stabilmente in media tre persone all’anno. Forte la presenza di lavoratori immigrati, in media del 18 per cento contro il 10-11 per cento generale. Non mancano però gli ostacoli: per il 36 per cento dei giovani la principale difficoltà per lo sviluppo di impresa è la burocrazia.

“Per consolidare questi risultati serve una politica di creazione di imprese giovani all’interno di un’idea precisa di crescita economica – ha continuato Viola – che si basi su intelligenti attività di promozione e di accompagnamento alla fase di progettazione; su meccanismi di assistenza allo start-up; su innovative ipotesi per la messa a disposizione delle giovani imprese dei terreni, su un coordinamento tra le diverse competenze; su una regolamentazione e semplificazione dell’accesso al credito per evitare che in un momento di crisi economica e di scarsità di risorse si rischi di lasciare inutilizzate risorse disponibili e a cui i nostri giovani non riescono ad accedere”.