“LA REPUBBLICA” ESALTA IL “GIOIELLO” SPERLONGA

“Isole Tremiti o Sperlonga, due modi di stare nel Mediterraneo”. Finisce in prima pagina dell’inserto “Viaggi” di La Repubblica del 30 Maggio il fascino infinito della Perla del Tirreno, addirittura accostata all’arcipelago “buen retiro di Dalla”. La cittadina che già Tiberio scelse come meta delle proprie vacanze viene definita dalla giornalista Ambra Somaschini “un piccolo gioiello arroccato a metà strada tra Roma e Napoli”. Ma l’attacco dell’articolo fa addirittura di più. “Ad Albert Camus ricordava la sua Africa. Ha affascinato Artur Miller, Marlene Dietrich, Brigitte Bardot, Andy Warhol”.

In effetti sono tantissimi gli artisti, i personaggi, che qui almeno una volta si sono fermati, tra “bianco e blu all’ombra del Circeo”. “Natalia Ginzburg – continua la Somaschini – scriveva qui all’alba, Rosetta Loy scrive qui nei pomeriggi assolati. Sperlonga ha tradizione artistica e acqua cristallina, è un borgo marinaro fatto di case bianche, vicoli, scale e un labirinto di stradine che si inerpicano verso l’alto”. Si vede che la giornalista descrive i luoghi dopo averci soggiornato quando cita la libreria del posto, negozi in cui è possibile acquistare “sottovesti e camicie da notte bianche ricamate con colletti e balze di pizzo”, stabilimenti balneari caratterizzati da “gestione familiare, silenzio”.


“E’ una grande soddisfazione – commenta in rappresentanza del Comune di Sperlonga il vicesindaco Francesco Faiola – perché è un reportage come pochi: schietto, sincero, quasi poetico. Un ritratto preciso di quella che è, oggi, Sperlonga. Abbiamo un patrimonio strepitoso tra le mani e come amministratori ci stiamo impegnando notte e giorno per preservarlo e al tempo stesso potenziarlo”.

“Si vede che il nostro lavoro dà i suoi frutti – ammette con un pizzico d’orgoglio Leone La Rocca, Presidente del Consorzio Sperlonga Turismo – tanto che molti dei nostri consociati sono citati da Ambra Somaschini, evidentemente rapita dal fascino di questa terra. L’amore per Sperlonga è la nostra forza, ma siamo consapevoli che tanto si può ancora fare. Stiamo lavorando a progetti innovativi che faranno competere Sperlonga non solo con le isole Tremiti, come citato nell’articolo, ma anche con le principali località turistiche d’Europa e del Mondo”.

A chiusura dell’articolo c’è spazio anche per un po’ di storia, romantica.

“Dopo la caduta dell’impero Romano gli abitanti venivano a ripararsi sulla collina di San Magno, nelle speluncae, cavità naturali che offrivano rifugi sicuri dai continui attacchi dei piratii. Sono state rase al suolo da Kaireddin Barbarossa nel 1534 e dal 1700 Sperlonga conserva la struttura a testuggine con le case e le chiese attaccate e le buganville come arazzi fucsia che tappezzano muri e cortili quasi volessero contrastare il lapislazzuli del golfo”. Nulla da aggiungere, Sperlonga fa parlare di sé ad ogni fascinoso movimento di onde.