Il mancato rispetto di una precedenza e, forse, anche l’alta velocità. Questo potrebbe essere stato il “mix” mortale che questa sera, alle 19, ha provocato il terribile incidente stradale in cui ha perso la vita al chilometro 1,9 della Variante Appia Antonio Di Russo, di 62 anni, di Formia. L’uomo, che risiedeva con la sua famiglia in via Tacito, non molto lontano da piazza Mattej, era in sella al suo scooter, uno “Scarabeo 150” quando si scontrava lateralmente con una Citroen Saxo proveniente dalla zona recentemente urbanizzata dell’Acqualonga. Quanto si è verificato lo stanno accertando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia ma sembra ormai certo che il conducente della Saxo, un uomo di 70 anni, E.S., all’altezza dell’incrocio, si sia immesso sulla Variante Formia-Garigliano nel momento in cui arrivava, da sud, lo “Scarabeo 150” condotto da Di Russo. L’urto è stato inevitabile e drammatico e ad avere la peggio era stato il 62enne che indossava il casco protettivo. Tempestivi sono stati i primi soccorsi prestati da alcuni automobilisti, il centauro ancora respirava quando è giunta un’ambulanza del 118 ma l’uomo giungeva purtroppo cadavere nel vicino ospedale Dono Svizzero” a causa dei diversi traumi riportati nello scontro. E’ tuttora sotto shock il conducente dell’utilitaria, che è stato trasferito anch’egli al Dono Svizzero: l’uomo ha riportato alcune escoriazioni ma se la caverà. I rilievi sul luogo dell’incidente sono stati effettuati a lungo dai militari del Maggiore Pasquale Saccone e del tenente Emanuele Corda affiancati dagli operatori della sezione formiana della Croce Rossa, dove la circolazione, in entrambi i sensi di marcia, è stata bloccata per oltre un’ora. Questa tragedia, purtroppo, ripropone l’alta pericolosità del tratto iniziale della Variante Appia. Un gruppo di cittadini da tempo propone di sostituire il superato incrocio dell’Acqualonga con una più moderna rotatoria e il progetto giace in qualche cassetto del Comune. A Formia le rotatorie si realizzano laddove realmente non servono ma il buon senso e il rispetto per l’incolumità pubblica non sono prodotti in vendita. E i cittadini lo sanno per fortuna….
