COLDIRETTI LATINA: A ROMA DOMANI PRESSO LA PISANA

Tanti i problemi scottanti, al di là delle temperature di questi giorni, che attanagliano il settore agricolo del Lazio e della provincia di Latina.”Il disinteresse quasi totale nei confronti dei Consorzi di Bonifica, fondamentali per il presidio idrogeologico del territorio, la gestione dell’acqua irrigua, i ritardi accompagnati, in molti casi, da preoccupanti ed allarmanti mancate risposte su temi fondamentali per il settore quali la semplificazione burocratica, il prezzo del latte ovino e bovino, la mancata collaborazione con il mondo della ricerca per i kiwi a seguito delle noti batteriosi, la questione dei Parchi, divenuti ormai soggetti impermeabili al confronto, indifferenti al territorio, inutili in queste condizioni, alla valorizzazione e tutela, la non operatività delle agevolazioni per l’accesso al credito tramite i confidi e Ismea e la mancata soluzione del caso Arsial”. Così Saverio Viola, direttore Coldiretti di Latina, presenta la manifestazione di domani, mercoledì 27 giugno 2012, dalle ore 10.30 presso la Pisana, sede del consiglio regionale del Lazio. Ad oggi in consiglio – chiosa Carlo Crocetti, presidente di Coldiretti Latina – sono fermi 21 disegni di legge su materie importanti quali le fattorie didattiche, la filiera corta, la legge sui prodotti a Km. zero, il riordino delle
università agrarie, la caccia selettiva e i danni da fauna selvatica.
Occorre una svolta prima che sia davvero troppo tardi per imprese, lavoratori e consumatori.
Non andiamo a Roma per chiedere soldi o finanziamenti a fondo perduto – spiega Viola – ma per reclamare un’attenzione diversa alle problematiche che da due anni abbiamo evidenziato e che, purtroppo, ancora non trovano soluzione. Abbiamo predisposto una piattaforma e consegnato ai vertici della Regione Lazio una comunicazione nella quale abbiamo ricordato le criticità di un settore bloccato dalla troppa burocrazia e dalla mancata approvazione di provvedimenti legislativi regionali strategici. Consegneremo al Consiglio Regionale una maxi-sveglia per simboleggiare la necessità di muoversi invertendo una marcia che continua a penalizzare la nostra agricoltura non è possibile che ancora oggi la burocrazia freni lo sviluppo e di fatto faccia impantanare importanti processi legislativi e di delega senza i quali non ci può essere cambiamento concreto a tutele degli imprenditori che con passione, sacrificio e abnegazione garantiscono al territorio laziale prodotti di qualità apprezzati e sempre più ricercati dai consumatori”.
“Insieme alla sveglia chiederemo ai rappresentanti del consiglio regionale di adottare la mucca “Rinascita”; nelle condizioni attuali, infatti, i nostri allevatori non sono più in grado di garantire neppure le minime condizioni di alimentazione ai propri animali con il deprezzamento del prezzo del latte alla stalla e i continui aumenti delle materie prime e di quelle energetiche”.Insomma per Coldiretti dopo la fase della proposta è stato avviato il percorso della protesta nella speranza di ottenere le risposte attese invano sino ad oggi.