ITRI: ORDINANZA DI CHIUSURA PER LA OASI FUTURA

Dovranno andare via dall’attuale casa di riposo “Oasi futura” i diciotto ospiti che finora vi avevano trascorso parte della loro tarda età. Il loro trasferimento si renderà necessario, nel giro di una decina di giorni, dopo che il sindaco di Itri, Giuseppe De Santis, ha firmato venerdi, nel primo pomeriggio, l’ordinanza di chiusura della struttura oggetto di attenzione della Magistratura che ha disposto l’arresto dell’ex responsabile locale, Gianluigi Valerio, e di cinque bandanti, colpevoli, secondo il giudice Mattioli, di maltrattamenti verso i degenti da parte delle donne e del mancato controllo sul comportamento vessatorio delle dipendenti da parte del Valerio. La decisione del primo cittadino di Itri fa seguito a una serie di incontri avuti da lui stesso con i responsabili dell’Arma dei Carabinieri che hanno condotto le indagini anche con l’ausilio di telecamere interne alla struttura, telecamere che, come ha ribadito il cap. Daniele Puppin, comandante della compagnia di Gaeta, si sono rivelate preziose per cogliere in flagranza di reato le donne tratte poi in arresto. Nella mattinata di giovedi c’era stato un sopralluogo, presso la struttura di via Cesare Battisti, di una delegazione del comune, composta da Luca Iudicone, delegato ai servizi sociali, che sta seguendo passo passo l’intera vicenda, l’assessore alle attività produttive, Elena Palazzo, e la segretaria comunale Cinzia Iacuele. Due ore di intenso monitoraggio dell’intera casa di riposo, anche per acquisire elementi con cui confrontarsi, venerdi mattina, con i Carabinieri del Nas, l’incontro con i quali era stato fissato già subito dopo il blitz dell’Arma nell’ospizio. Intanto, nel pomeriggio di giovedi, Iudicone ha pure incontrato Giuseppe Cotugno, amministratore delegato della “Oasi futura” per avere ulteriori elementi utili per una analisi completa della situazione. L’incontro di venerdi mattina, con i militari della Benemerita, ha posto la parola fine su tutta la vicenda, con la decisione ufficializzata dalla firma del sindaco De Santis, appena rientrato, per impegni istituzionali, da Latina. L’ordinanza verrà notificata ufficialmente ai responsabili della casa di riposo lunedi mattina e, a partire da quella data, i parenti dei diciotto “ospiti” avranno dieci giorni di tempo per sistemare in altre realtà ricettive i loro congiunti. Comprensibile il grave disagio psicologico provocato agli interessati dalla notizia, trattandosi, per loro, di una diaspora, senza la possibilità, per molti, di rincontrarsi, dato che non tutti si ritroveranno insieme nella futura nuova sede di sistemazione. Un’altra pagina dolente in una storia che commuove anche per le condizioni fisiche di persone anagraficamente avanti negli anni e per le quali il saluto che si scambieranno potrebbe rivelarsi, più che un arrivederci, un addio.