***video***EX OPERAI DELL’AVIR INCONTRANO IL SINDACO DI GAETA


La nuova amministrazione comunale di Gaeta impedisca concretamente il nascere di operazioni speculative ed immobiliari all’interno dell’ex vetreria Avir, si riappropri dell’area antistante di quasi tre ettari per destinarla a pubblica utilità e, poi, ci sostenga per vederci riconosciuto il danno ambientale e sanitario nel procedimento penale in cui ci costituiremo parte civile. Sono state queste, in sintesi, alcune delle richieste che il battagliero comitato che raggruppa dal 2007 oltre 450 operai dell’ex vetreria Avir ha formalizzato questa mattina, assistito dal proprio legale, l’avvocato Fabio Maria Vellucci, al sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano. E’ stato, per certi versi, un incontro storico in quanto gli ex operai, dopo la chiusura dell’ex stabilimento avvenuto quasi 29 anni fa, sono riusciti ad essere ricevuti in comune, dopo i continui voltafaccia della Giunta Raimondi, per ribadire di essere attori privilegiati nel processo di riconversione ambientale e urbanistica dello storico opificio di Serapo, attori privilegiati perché a causa dell’ex vetreria alcuni si sono gravemente ammalati e altri sono prematuramente deceduti. Il loro presidente Onofrio Pampena ha rivelato che la nuova società proprietaria dell’area, la Gaim, si era impegnata nel 2001 con l’atto di acquisto dalle Vetrerie Avir ad effettuare un necessario risanamento ambientale del sito – in considerazione della presenza ancora di rifiuti tossici e di lastre di eternit – un adempimento necessario che sicuramente avverrà con il concorso internazionale di idee il cui bando sarà pubblicato dal Comune a settembre. L’avvocato Vellucci ha definito storico l’incontro di questa mattina dopo che gli ex vetrai avevano offerto i loro suggerimenti nell’adozione delle linee guida recentemente approvate dal consiglio comunale per la riqualificazione dello stabilimento di Serapo