IDI SANITA’, UGL: “SITUAZIONE INSOSTENIBILE”

“E’ necessario un intervento urgente delle istituzioni per risolvere la difficile vertenza del Gruppo Idi Sanità e ridare speranza e tranquillità ai lavoratori di tutte le strutture che sono da mesi in attesa di ricevere gli stipendi arretrati e di conoscere cosa ne sarà del proprio futuro”.

Lo hanno chiesto il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il coordinatore dell’Ugl Sanità Privata Roma, Valerio Franceschini, nel corso dell’audizione informale in Commissione Affari Sociali della Camera sulla situazione dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata e sulle problematiche economiche e finanziarie in atto, aggiungendo che “l’assenza del commissario ad acta per la Sanità nel Lazio, Enrico Bondi, non è certo il segnale di apertura che ci aspettavamo e non vorremmo che passi altro tempo prima che si intervenga in maniera risolutiva sulla questione”.


“Da circa un anno e mezzo ad oggi, – hanno spiegato i sindacalisti – la situazione del Gruppo è andata sempre più peggiorando e 1.800 lavoratori non percepiscono lo stipendio da circa quattro mesi, pur continuando a lavorare con diligenza, alta professionalità e profonda dedizione nei confronti dei pazienti/degenti. Mentre la proprietà non fornisce alcuna certezza né sul pagamento delle retribuzioni né sul futuro dei nosocomi, i lavoratori non hanno più nemmeno i soldi per recarsi sul posto di lavoro, sono indietro col pagamento delle rate del mutuo, delle bollette e a breve non potranno neanche acquistare i beni di prima necessità”.

“La situazione è diventata insostenibile, ma auspichiamo che la giustizia continui a fare il suo corso e faccia luce al più presto sul gravissimo dissesto economico di un Gruppo che fino a qualche hanno fa fatturava circa 200 milioni di euro all’anno.  Speriamo anche – concludono – che le istituzioni intervengano per cercare di evitare gesti imprevedibili come quello accaduto qualche giorno fa, con il tentativo di suicidio di un operatore in preda alla disperazione, e di ripristinare un clima di serenità sia per i lavoratori e le loro famiglie sia per i cittadini che, come i dipendenti, stanno vivendo in prima persona le conseguenze di questa grave situazione”.