FORMIA, LA FIBERGLASS METTE IN CASSA INTEGRAZIONE TUTTI I SUOI DIPENDENTI

Non si allenta la morsa della crisi sull’industria nautica del Sud Pontino. Dopo la dura vertenza all’Italcraft di Gaeta, questa volta è toccato alla 3F, “Fabbrica Formiana Fiberglass”, altamente qualificata in attività di stampaggio, pre-allestimento, assemblaggio e rifinitura delle scocche in composito di Mega-Yacht di lusso. Da lunedì circa 50 lavoratori sono stati messi in cassa integrazione, praticamente quasi tutto l’organico. Fino alla fine dell’anno, salvo nuovi ordini, gli operai resteranno fuori i cancelli dello stabilimento di via Grata, nella zona industriale di Penitro.


La motivazione che ha spinto l’azienda a ricorrere al trattamento di integrazione salariale sarebbe dovuta a un calo di commesse. Una realtà nuda e curda con la quale i dipendenti della 3F tornano a scontrarsi. Si tratta, infatti, del secondo blocco di cassa integrazione ordinaria firmata alla Regione Lazio per una durata di ben 13 settimane.

Una mannaia di questi tempi. Soprattutto davanti alle gravi difficoltà in cui naviga l’azienda: per mancanza di liquidità, la Cig è stata affidata a totale carico dell’Inps. Ciò vuol dire che fin quando l’istituto di previdenza non accrediterà il trattamento (generalmente tre mesi), tutti i dipendenti resteranno senza reddito.

Preoccupazione, in particolare, è stata espressa dal segretario provinciale della Uilcem-Uil, Luigi Cavallo, che ha rimarcato come l’azienda non sia stata in grado di anticipare la Cig, esponendo a gravi rischi il reddito dei lavoratori con pesanti conseguenze sulle loro famiglie.