TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI CON FINTI INCIDENTI, TORNA LIBERO UN MEDICO DI FORMIA

Il Tribunale del Riesame di Napoli, nei giorni scorsi, si è espresso a favore di un medico di Formia, ristretto ai domiciliari dallo scorso luglio dopo lo scandalo delle truffe alle assicurazioni in Provincia di Caserta. Il professionista, impiegato presso il pronto soccorso di Sessa Aurunca, è accusato dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni delle compagnie assicurative attraverso la produzione di falsa documentazione, anche sanitaria, comprovante il verificarsi di sinistri stradali mai accaduti.


Tuttavia secondo il Riesame di Napoli non sussisterebbero le condizioni per cui l’uomo debba essere oggetto di un provvedimento restrittivo, concedendogli di fatto la libertà in attesa del processo. Una prima vittoria per il medico che, a seguito della prima ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, vede in parte riabilitata la sua posizione all’interno dell’inchiesta “Crash Ghost”.

Un’indagine, quella avviata dalla Procura sammaritana, durata quasi due anni e che ha portato ad iscrivere nel registro degli indagati 200 persone tra cui 21 medici (di cui 13 colpiti da misura cautelare), 9 avvocati e due cancellieri dell’ufficio del Giudice di Pace di Aversa, per un volume d’affari che sfiorerebbe i 4 milioni di euro. Una vera e propria squadra per gli inquirenti, dove ognuno vantava un proprio ruolo al fine di intascare risarcimenti da finti incidenti stradali.

Avvalendosi di alcuni procacciatori e, con il beneplacito dei legali e in accordo con il personale sanitario, venivano costruiti a tavolino dei falsi sinistri per poi richiedere il risarcimento alle compagnie di assicurazione. A queste ultime, hanno poi accertato gli investigatori, non restava altro che risarcire il danno, giungere a un accordo con i legali oppure rivolgersi ai Giudici di Pace.