MANUCOOP VICINA ALLA RIPARTENZA, «NON SIAMO INTERESSATI ALLA CASSA INTEGRAZIONE»

La Manucoop si prepara alla ripartenza. I 52 ex dipendenti della Evotape di Santi Cosma e Damiano guardano con fiducia alla prossima settimana, quando il giudice fallimentare sarà chiamato a pronunciarsi sulla loro proposta di affitto di ramo d’azienda. L’obiettivo è di riprendere la produzione di nastri adesivi nello stabilimento di via Porto Galeo. Segnali positivi in tal senso stanno giungendo dal curatore fallimentare Manciocchi, con cui le maestranze hanno ormai adottato una linea di collaborazione e rispetto dei ruoli. Qualora il giudice dovesse dare il via libera, non è escluso che i macchinari del reparto taglierine possano entrare in funzione già a partire da gennaio. Davanti a previsioni così ottimistiche, verrebbe meno il ruolo della cassa integrazione in deroga. Lo ha lasciato intendere il presidente della coop, Pasquale Olivella: «La finalità che i lavoratori si sono proposti all’atto di costituzione della Manucoop – ha detto – è di riprendere l’attività produttiva, piuttosto che vivere di forme di assistenza salariale. Il nostro compito è portare avanti il progetto Manucoop, per cui non abbiamo alcun interesse a richiedere la Cig. Nulla osta però che gli altri ex dipendenti possano accedervi. Diversamente da loro, noi abbiamo fatto un altro tipo di percorso senza mai chiudere la porta in faccia a nessuno». A questo punto si complicano le cose per i restanti 80 lavoratori che non hanno aderito al progetto Manucoop. In una recente riunione, gli ex dipendenti hanno manifestato l’interesse a chiedere un’ulteriore proroga di 6 mesi della Cig in deroga. Ma senza la coop o una rappresentanza sindacale interna, chi dovrà farsi carico delle loro esigenze? Intanto per giovedì 13 è stato fissato a Latina un incontro tra i rappresentanti degli 80 lavoratori e la curatela fallimentare. La questione è ancora tutta aperta.