LENOLA, 74ENNE MUORE DOPO UN INTERVENTO ALL’ANCA. DISPOSTA L’AUTOPSIA

Muore in ospedale 24 ore dopo l’intervento chirurgico all’anca. La vittima è Concetta Immacolata Verardi, 74enne di Lenola, dove abita in località San Martino, molto conosciuta anche perchè la figlia gestisce un bar in località Valle Bernardo. La donna, che ha un vasto parentato anche a Pontecorvo e, soprattutto, a Pico, dove vive la famiglia di un figlio, aveva scelto di effettuare l’intervento presso l’ospedale Neuromed di Pozzilli (IS).

L’equipe medica aveva operato la donna nella giornata di mercoledi, senza che, al risveglio, la paziente evidenziasse criticità nel suo stato di salute. Nella serata di giovedi, invece, una serie di improvvise complicazioni hanno provocato il tragico epilogo della sua esistenza a seguito del quale, su istanza della famiglia, la Procura della Repubblica di Isernia ha disposto l’effettuazione dell’autopsia sul cadavere, esame che verrà svolto nella mattinata di sabato dal medico di turno dell’equipe dell’istituto di medicina legale dell’università di Tor Vergata diretto dal prof. Giovanni Arcudi.


Successivamente, con la liberatoria legale che consentirà la consegna della salma ai familiari, si predisporrà la cerimonia funebre che, approntata con la collaborazione dell’agenzia funebre Giancarlo Carnevale di Lenola, si svolgerà alle ore 14,30 di domani, domenica 9, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore nel centro collinare, dove è prevista una massiccia partecipazione di parenti e conoscenti provenienti sia da Pico che da Pontecorvo, dove la donna era conosciuta per le continue frequentazioni che la portavano in quelle cittadine.

A Lenola, intanto, il decesso della 74enne, già vedova Marrocco, ha suscitato comprensibile sorpresa, facendo sorgere una infinità di dubbi sulle cause che hanno provocato l’imprevista fine. Gli esami autoptici chiariranno, nei tempi stabiliti dalle normative di questo tipo di procedure, cosa abbia potuto provocare il prematuro decesso della donna che, almeno all’apparenza, non presentava una condizione sanitaria a rischio.