SCHIANTO A ITRI, I FUNERALI DELLE VITTIME

*Un momento dei funerali di Rita Di Leta (foto Daniele Nardone)*

“Senza il sostegno della Fede non si potrà mai comprendere il disegno divino che dona la vita all’uomo e, al tempo stesso, se la riprende, secondo un imprescrutabile disegno che l’uomo non potrà mai prevedere nè tanto meno modificare”.

Questo un passaggio dell’omelia rivolta ai fedeli che hanno partecipato alla funzione funebre per Rita Di Leta, la 51enne insegnante elementare vittima di un terrificante incidente stradale, mentre era alla guida della sua auto, la sera di sabato 29, per far ritorno a casa da Gaeta, dopo aver preso parte al concerto di un coro gospel presso la chiesa di San Nilo Abate a Gaeta. A ricordare che “la vita ci è data da Dio, ma ci è anche tolta dallo steso Dio”, è stato don Guerino Piccione, parroco di Santa Maria Maggiore, nella cui operosa comunità Rita Di Leta era impegnata, dando il suo impulso propulsore alle tante iniziative che si svolgevano presso la chiesa dell’Annunziata, centro vitale della realtà parrocchiale.


E, insieme a don Guerino, hanno concelebrato la Messa, il parroco da poco operativo a Falvaterra, padre Luigi Donati passionista, fino a settembre alla guida della comunità di Santa Maria Maggiore, padre Cherubino De Feo, passionista, già parroco e da trenta operativo presso il Santuario della Civita, e il diacono passionista, frate Tonino, anche lui predicatore nell’ambito parrocchiale fino a ottobre. E insieme al sacerdote celebrante, a ricordare lo slancio sociale e la dedizione piena al prossimo anche nella vita di tutti i giorni, le colleghe della scuola di Itri, dove era giunta  settembre, dopo tanti anni di impegno fuori sede, la dirigente, Lidia Cardi, e, soprattutto tanti alunni, tra i quali i componenti delle classi seconde, sez. C e D, affidate alla guida formativa.

La musicalità dei motivi intonati dalla Schola Cantorum, diretta dalla maestra Francesca Ruggieri, con la voce tenore di Benedetto Stammegna, e i ripetuti applausi scroscianti che hanno accompagnato il suo ricordo da parte di tante testimonianze, hanno suggellato la cerimonia, al termine della quale un corteo lunghissimo ha accompagnato il feretro per l’ultimo viaggio, prima di ritrovarsi, ancora in tanti, alle 15,30, nella stessa chiesa, per porgere l’estremo saluto all’altra vittima dell’incidente di sabato 29, Domenico Del Prete, il 64enne originario di Esperia, che lascia vedova la moglie Immacolata, dopo una vita di emigranti in Germania, da dove erano tornati 15 anni fa.

Intanto, in un paese che ieri ha registrato ben cinque funerali tutti in un giorno, si attendono i risultati dell’esame autoptico effettuato lunedi 31 dal medico legale Saverio Potenza per cercare i comprendere le cause che sono alla base del tragico scontro sull’Appia, in località Pagnano, tra Itri e Formia.

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