INTERVENTI FOGNARI A FORMIA, PER IL COMITATO CONTRO ACQUALATINA E' "L'ENNESIMO REGALO"

Il piano d’intervento prospettato dal sindaco Forte riguardante la sistemazione del collettore fognario di “Largo Paone” è l’ennesimo regalo che viene fatto ad Acqualatina che non dovrà sborsare un euro, visto che i 200mila euro previsti verranno dalla regione Lazio.

La Polverini, insomma, si è trasformata in una moderna befana portando in dono alla società italo-francese un cospicuo assegno, peccato che nel farlo abbia deciso di utilizzare i soldi dei cittadini e non i propri.


Sarebbe utile conoscere a questo punto l’importo totale dei soldi “pubblici” di cui ha potuto usufruire Acqualatina in questi anni per le opere che ha realizzato non solo Formia ma tutti i comuni dell’ATO4.

E’ questo a fronte di aumenti tariffari di una certa consistenza, visto che da quando la gestione del servizio idrico è passato al privato, le tariffe in media sono aumentate di oltre il 64%, con investimenti previsti nel quinquennio 2007-2011 di circa 146milioni di euro, poi divenuti. 125milioni (-14,36%), che non giustificano alcun modo gli aumenti citati.

Il dato sugli aumenti che riportiamo riguarda una bolletta media calcolata per tutti i cittadini dell’ATO4, ma se, ad esempio, consideriamo solo i cittadini di Formia che per anni avevano come gestore il comune, ci risulta che l’aumento è stato più pesante, visto che i costi dell’acqua comunale erano molto più bassi.

Sarebbe inoltre interessante conoscere il valore economico del dare-avere tra il comune di Formia ed Acqualatina, che trova spazio tra le determinazioni pubblicate sul sito comunale, ma di cui attualmente non è possibile conoscere l’importo, in quanto il documento non è pubblicato integralmente (alla faccia della trasparenza).

D’altronde non c’è da aspettarsi nulla di diverso visto che il sindaco Forte è da sempre, insieme a Cusani e Fazzone, uno dei maggiori difensori della società Acqualatina, nonostante che la gestione della stessa, che si protrae dal 2002, sia stata negli anni a dir poco fallimentare (i cittadini lo hanno imparato a proprie spese).

Il continuo soccorso del trio Forte-Cusani-Fazzone ha impedito ad Acqualatina di sprofondare.

Due gli esempi che ci aiutano a capire come stanno veramente le cose: Il primo riguarda il fondo sociale, che consente a circa 31mila utenti indigenti di non pagare il consumo dei primi 110 mc d’acqua. A pagare il conto è la provincia di Latina, che si sostituisce ai cittadini, che non avrebbero comunque mai potuto pagare perché impossibilitati a farlo. Ma è lecito pagare con fondi pubblici un servizio che viene fornito da una società privata?

Il secondo è il debito verso utenti dell’ATO4, derivante dal blocco delle penali previste per mancato raggiungimento del livello (MALL), cioè l’indice che “MISURA LA QUALITA’ DEL SERVIZIO” fornito dal gestore, un debito che al 31/12/2011 è di circa 30milioni di euro. In poche parole Acqualatina per non essere riuscita a rispettare quanto previsto dal contratto stipulato con l’aggiudicazione del servizio, avrebbe dovuto restituire ai cittadini circa 30milioni di euro, ma anche qui i sindaci “obbedienti” hanno bloccato l’applicazione delle penali, impedendo un abbassamento delle tariffe.

Ed infatti la befana Acqualatina porterà ai cittadini dell’ATO4, inclusi ovviamente i formiani, un aumento per l’anno 2012 del 7,2% (anche su questo ci sarebbe da discutere).

L’ultimo regalo che arriverà al gestore, ma che riguarda tutta l’Italia, è l’approvazione del nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato (l’acqua per capirci).

Il 28 dicembre scorso, infatti, l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha approvato la nuova tariffa sancendo di fatto, la negazione dei referendum del giugno 2011, con i quali oltre 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione dell’acqua pubblica e fuori dalle logiche del mercato.

Ed allora l’unica risposta che noi cittadini possiamo dare è continuare con il boicottaggio della bolletta dell’acqua.