APRILIA, CAMPOLEONE: FAR WEST ALLA STAZIONE FERROVIARIA. I RESIDENTI SI FANNO GIUSTIZIA DA SE'

Atti vandalici, furti, danneggiamenti e multe come se fioccassero. Ormai la stazione di Campoleone è come una vera e propria giungla dove ognuno fa un po’ come gli pare e tutto ovviamente a discapito dei pendolari. Infatti essendo uno degli snodi ferroviari più importanti sulla tratta tra Napoli e Roma, Campoleone è frequentata quotidianamente da centinaia e centinaia di utenti del servizio ferroviario, anche se sono completamente abbandonati a se stessi, brancolando costantemente nel pericolo per la propria incolumità e per le proprie proprietà private.

Noti e ormai passati alle cronache sono gli episodi di aggressione, in alcune occasioni armata, degli anni passati. Ma l’esasperazione va estremizzandosi in questi ultimi periodi e l’anno appena iniziato non lascia presagire nulla di buono. Il disagio, la violenza, i reati e l’illegalità si verificano su un doppio fronte.


Il vecchio piazzale della stazione e il nuovo parcheggio. Partiamo da quest’ultimo. Risalgono a ieri in ordine di tempo gli ultimi furti alle auto parcheggiate, costrette dal Comune di Aprilia anche a pagare per essere depredate, altrimenti si prende anche una multa. Settanta centesimi di euro all’ora e tre euro e cinquanta a giornata. Vetri rotti per i meno fortunati, per gli altri serrature infrante e poi razzia di qualsiasi cosa, indumenti, autoradio, monete e ogni genere di bene.

Non c’è un custode, un guardiano, un sistema di videosorveglianza, insomma alcuno strumento di tutela per l’utenza e per chi viaggia, spesso per lavorare e non per svago. Unico fatto realmente inconfutabile resta la volontà di far cassa da parte del Comune, perchè per il resto tutto accade come in una zona franca.

Il Comune di Aprilia deve far cassa e, in questo caso sì, invece, il parcheggio è molto sorvegliato dai vigili urbani pronti ad elevare verbali. Uno strumento per fare soldi visto che degli oltre mille stalli non ne sono occupati nemmeno il 10 percento quotidiano, e visto  che saranno infatti al massimo una cinquantina le auto che lo occupano giornalmente. E forse il motivo è proprio questo, un luogo buio, solitario, raggiungibile con un viale oscuro che sembra una discesa agli inferi. Inavvicinabile ovviamente per le donne.

Situazione analoga per il vecchio piazzale, perché se ci si rifiuta di farsi depredare l’auto nel parcheggio appena descritto, nei pressi della stazione si può finire vittima di atti vandalismo e ritorsione da parte dei residenti e degli stessi vigili urbani. Gomme squarciate, auto rigate, specchietti infranti e tergicristalli divelti. Per chi torna alla propria auto dopo una giornata di lavoro una vera ingiustizia.

Perciò senza alcun riscontro almeno finora hanno avuto o avranno a breve i molteplici impegni dell’amministrazione comunale sulle installazioni di videosorveglianza o di custodia e guardiania. Con buona pace di quelle migliaia di persone, molti dei quali lasciano la propria triste testimonianza sul web, che hanno avuto a che fare con Campoleone.

L’ultimo ritrovato in fatto di vandalismo alla stazione di Campoleone, dove vige la legge della giustizia personale, è di alcuni residenti che danneggiano arbitrariamente auto in sosta su strade presso le quali, sempre arbitrariamente hanno affisso cartelli di proprietà privata. Lasciando poi un biglietto persino firmato dove si legge testualmente:

“Questo veicolo si trova in sosta irregolare su un strada privata ove non è ammesso parcheggiare come è indicato dalle segnalazioni esistenti. Si precisa che tale limitazione è imposta, prevalentemente, dalla necessità di garantire il transito pedonale data l’assenza di un marciapiede. pertanto si prega di rimuovere il veicolo stesso e si invita a non ripetere l’abusivismo per evitare il ricorso a legittime contromisure”.