A CASTELFORTE, ALBANO LAZIALE, VITERBO E COLFELICE I RIFIUTI IN ECCESSO DI ROMA, FIUMICINO, CIAMPINO E DI CITTA' DEL VATICANO

Il commissario per l’emergenza Rifiuti nella Capitale, Goffredo Sottile, ha individuato quattro impianti Tmb nel Lazio che dovranno trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato della Città del Vaticano. I siti degli impianti indicati si trovano ad Albano Laziale (Roma), a Viterbo, a Colfelice (Frosinone) e a Castelforte (Latina)

[ANSA]


“In ottemperanza di quanto disposto dall’art. 2, comma 1, lett. a) del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 gennaio 2013, come integrato con successivo D.M. del 9 gennaio 2013, il Commissario Sottile ha provveduto a diffidare in data odierna le Autorità competenti, i soggetti interessati al conferimento e le imprese titolari degli impianti TMB a trattare, nei limiti delle capacità residue autorizzate alle imprese medesime, i rifiuti urbani indifferenziati prodotti dai comuni di Roma Capitale , Fiumicino, Ciampino e dallo Stato della Città del Vaticano, entro il 25 gennaio 2013. Dall’attività ricognitiva avviata tempestivamente dal Commissario è emerso che nella Regione Lazio vi è una disponibilità effettiva di trattamento negli impianti di TMB, complessivamente pari a 230.747 t/a, Si evidenzia che la SAF di Colfelice, a fronte di esplicita richiesta formulata dal Commissario, non ha fornito indicazioni riguardo le capacità residue di trattamento presso l’impianto TMB di proprietà e pertanto si è ritenuto opportuno prevedere che la stessa possa trattare i quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati previsti dall’Allegato 1 al DM 3 gennaio 2013». Lo comunica, in una nota, l’ufficio del commissario per l’ emergenza rifiuti Goffredo Sottile.

*Goffredo Sottile*

“Si ritiene opportuno puntualizzare che la tabella inserita come Allegato 1 al D.M. 3 gennaio 2013 riportava un totale delle possibilità di trattamento residue, in tutti gli impianti TMB del Lazio, di 930.207 t/a; la differenza con la tabella precedente è stata registrata per le seguenti motivazioni: i dati forniti dalla Regione Lazio, riportati nell’Allegato 1, riguardano quantità consolidate nell’anno 2010; a seguito della sottoscrizione del Patto per Roma, nel secondo semestre del 2012, i quattro impianti TMB operanti su Roma (2 di AMA e 2 di CO.LA.RI.), risultano al momento operanti alla massima capacità autorizzata; risultano quindi già positivamente utilizzate 498.058 t/a; l’impianto Rida Ambiente di Aprilia al momento risulta operare alla massima capacità autorizzata, anche se ha presentato istanza per l’implementazione degli impianti, agli uffici della Regione Lazio; gli elaborati sono al momento al vaglio degli uffici competenti; la Società ARIA ha confermato, come peraltro già evidenziato nell’Allegato 1 del D.M., che l’impianto di Paliano produce esclusivamente CDR e non può trattare in ingresso rifiuto indifferenziato; su richiesta espressa della società Pontina Ambiente è stato deciso di acquisire un quantitativo inferiore (50.000 t/a) rispetto a quanto disponibile, per consentire all’Impianto di Albano Laziale di garantire eventuali esigenze del territorio; la Società Ecologia Viterbo ha comunicato una disponibilità maggiore di quanto riportato nella succitata tabella, garantendo la possibilità di lavorazione di 30.000 t/a nell’impianto TMB di Viterbo, a fronte delle 23.350 iniziali.

In conclusione, considerato che i comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano producono, al momento, un’eccedenza di circa 1.500 t/g di rifiuto indifferenziato, rispetto all’attuale capacità di trattamento, ne consegue che con il coinvolgimento degli impianti TMB operanti nella Regione Lazio, quasi la metà di detto rifiuto indifferenziato può essere sottoposto a trattamento, con beneficio finale sul tipo di rifiuto conferito nella discarica di Malagrotta. Si dà anche così una prima consistente risposta alle richieste di normalizzazione provenienti dalla Comunità Europea. Non si tratta quindi di sversamenti diretti in discarica, ma di utilizzo alla massima potenzialità autorizzata degli impianti già esistenti. In previsione del completamento e della messa in esercizio dell’impiantistica a servizio dell’ATO di Roma per consentire il trattamento completo di tutti i rifiuti indifferenziati prodotti nel comprensorio medesimo, il Commissario ha previsto che la durata del servizio di trattamento presso gli impianti TMB duri 120 giorni naturali e consecutivi, a decorrere dall’inizio del conferimento”.