DNB: SCAURI SI ARRENDE A BISCEGLIE DOPO UN TEMPO SUPPLEMENTARE

Voluta, sudata, strappata coi denti. Una vittoria fondamentale per il campionato dell’Ambrosia, forse un punto di svolta per molteplici ragioni: per una squadra sempre più sicura di sé e convinta di valere più dell’attuale nono posto in classifica, per un pubblico del PalaDolmen tornato numeroso e protagonista. Impossibile non farsi coinvolgere dalla determinazione dei ragazzi di coach Enrico Fabbri, decisi a lottare su ogni pallone, lungo ogni centimetro quadrato del campo, per avere ragione di un ottimo Scauri.

Atmosfera di grande sportività sugli spalti, con il rinnovo della forte amicizia fra le due tifoserie e gli scauresi perfettamente a loro agio nello stesso settore del pubblico di casa. Bisceglie scatta dai blocchi lasciando ben poco all’immaginazione, confezionando un terrificante primo scorcio di gara (28-11 all’8°). Gli ospiti reagiscono, sostenuti dall’ex di turno Davide Serino e da un ispirato Jacopo Pozzi, mentre Lenardon sembra inevitabilmente soffrire l’atletismo superiore di un Marco Contento letteralmente immarcabile.


Il match sale d’intensità nel secondo parziale, macchiato dal solito comportamento ostile dell’arbitro Tammaro (già protagonista di duri alterchi con il clan nerazzurro nel derby con il Basket Nord Barese) cui questa volta l’Ambrosia, dimostrando maturità, replica con una dovuta indifferenza. Tuttavia, le decisioni astruse del direttore di gara salernitano favoriscono un ritrovato Scauri, efficace al tiro e presente a rimbalzo. Un fallo tecnico alla panchina nerazzurra è la scontata chiusura di recita per il fischietto campano, che termina il suo show personale a ridosso della pausa lunga.

La terza frazione è marchiata fuoco dalle triple di un altro ex, Lorenzo Torboli, imbeccato con scaltrezza dai compagni. Scauri ricorre alla difesa a zona con l’intenzione di frenare l’impatto devastante di Marco Contento sulla gara ma l’astuzia del playmaker friulano non conosce limiti: la coperta del team laziale si allunga per braccare Mauro Torresi (che tirerà poco risultando comunque utile in difesa) e Andrea Maggiotto, scoprendo il fianco alle ficcanti incursioni di Enzo Cena dal lato debole e al verticalismo di Andrea Storchi che Serino non riesce proprio a capire, tutto preso dalla smania di stoppare piuttosto che di contenere.

Scauri sembra avere in mano le redini della contesa in apertura di quarta frazione (65-74 al 33°) ma i nerazzurri sono tutt’altro che disposti ad arrendersi. Juan Caceres è il trascinatore di un riavvicinamento graduale ma inesorabile, cui gli ospiti cercano di replicare con le triple di Torboli (71-77 al 36°) e Genovese (74-80 al 37°). L’uscita per falli di Davide Serino e del regista Lenardon, surclassato nel confronto diretto da Marco Contento, riduce il ventaglio di soluzioni offensive a disposizione di coach Galetti.

Cena, servito da Caceres, accorcia sul 79-82. Maggiotto soffia il pallone a Torboli e subisce fallo, riducendo ulteriormente le distanze (81-82). L’azione che dà la svolta psicologica al match è quella successiva: Contento recupera l’ennesimo pallone e Torresi pesca Maggiotto per la tripla del sorpasso Ambrosia che fa esplodere il PalaDolmen. Il pubblico nerazzurro entra di prepotenza nel match, sostenendo una squadra nella quale, finalmente, si riconosce.  Genovese e Caceres sciupano possessi pesanti, Pozzi sbaglia dal perimetro ma Genovese fa suo il rimbalzo d’attacco, costringendo Torresi al quinto fallo. Con 40″ da giocare, l’ex ala di Molfetta non trema dalla lunetta (84-84).
Senza esito l’attacco nerazzurro (passi di Contento, forse l’unica sbavatura di una prestazione da incorniciare) e l’ultimo assalto scaurese, con la tripla di Torboli sul ferro. E’ overtime.

La voglia di vincere della squadra di Enrico Fabbri è più forte della paura dell’ennesima beffa in un finale punto a punto.
Iannone sale in cattedra, confezionando, con un 4/4 ai liberi, un +3 (89-92) che farebbe sbandare qualsiasi avversario, non l’Ambrosia che, pur priva di Maggiotto, trova con Giuseppe De Leo la bomba che riporta la situazione in parità a un minuto e mezzo dal termine (92-92). L’esterno ruvese, in campo con Andrea Chiriatti nel concitato tempo supplementare, è sfortunato nell’ultimo minuto; la sua tripla balla sul cerchio. Storchi cattura il rimbalzo ma si fa scippare il pallone…

Fallo su Staffieri che realizza solo il secondo tiro libero (92-93) mentre Contento, a -46″, è glaciale dalla lunetta (94-93). Bisceglie recupera palla con una difesa eccezionale ma Chiriatti incredibilmente rimette il pallone in gioco nelle mani avversarie… Il cuore dei nerazzurri produce un nuovo recupero difensivo e il quinto fallo di Genovese spedisce in lunetta De Leo, che fallisce entrambi i liberi.

Scauri ha in mano il possesso decisivo e lo sciupa con l’ingenuo fallo in attacco dell’under Rey Pullazi che, incurante della tensione e di una coppia arbitrale tutt’altro che incline ad ascoltare lamentele, inveisce su Tammaro e Napolitano: inevitabile il fallo tecnico, nel tripudio generale.

Contento non sbaglia dalla lunetta (96-93) e l’Ambrosia capitalizza al meglio il conseguente possesso di palla. Saltano i nervi a Iannone, che rimedia un antisportivo. E’ la resa di Scauri e l’apoteosi per i biscegliesi, che conquistano il terzo successo consecutivo e si avvicinano sempre di più alla zona playoff.

[bisceglieindiretta.it]

Ambrosia Bisceglie-Scauri 100-93 d1ts

Ambrosia Bisceglie: Contento 23, Torresi 4, Maggiotto 20, Caceres 24, Storchi 13, Cena 12, De Leo 3, Chiriatti 1. N.e.: Abassi, Mazzilli. Allenatore: Enrico Fabbri.

Scauri: Lenardon 6, Iannone 12, Genovese 15, Pozzi 24, Serino 14, Torboli 21, Baccilieri 1, Staffieri, Lombardo, Pullazi. Allenatore: Gigi Galetti.

Arbitri: Tammaro di Salerno, Napolitano di Acerra.

Parziali: 31-18; 45-44; 63-69; 84-84.

Note: spettatori 800. Usciti per cinque falli: Serino, Lenardon, Torresi, Maggiotto, Cena, Pozzi. Fallo tecnico: panchina Ambrosia (20°), Pullazi (45°). Fallo antisportivo: Iannone (45°).