Si avvia alla conclusione il programma 2013 delle Feste della Polenta nelle borgate. Domenica prossima, 17 febbraio, ultimo appuntamento presso l’area adiacente i campi di calcio della Chiesa di San Tommaso d’Aquino in loc. Pontenuovo-Carrara, a cura dell’Associazione Volontari Parrocchia San Tommaso D’Aquino, col patrocinio del Comune di Sermoneta.
Sarà l’occasione per degustare ancora una volta quello che è ormai considerato il piatto invernale “nazionale” per eccellenza. L’appuntamento prevede alle ore 7 l’inizio dei preparativi della polenta, alle 8 e alle 11 santa messa, e alle ore 12.30 la distribuzione della polenta col sugo di salsiccia, benedetta dal Parroco Don Giovanni Correddu. Durante la manifestazione è previsto l’intrattenimento musicale curato dal Centro Anziani di Pontenuovo.
Si conclude così il ciclo di feste iniziato il 20 gennaio bnel centro storico e in località Doganella di Ninfa, proseguito poi a Tufette (27 gennaio) e a Sermoneta Scalo (3 febbraio).
La sagra e le feste della polenta rappresentano ormai un appuntamento consolidato tra storia, religione, tradizione ed enogastronomia che affonda le sue origini nel 1503, quando il seme del mais arrivò a Sermoneta grazie a Guglielmo Caetani, che dopo un lungo esilio a Mantova, fece ritorno a Sermoneta appena avuta notizia della morte di Alessandro VI Borgia, il Papa che gli aveva tolto il feudo con la scomunica e fatto uccidere due fratelli. Guglielmo ritornando al suo paese portò con se il seme del granoturco venuto dall’America e lo seminò sui su fertili territori. La farina del granturco fu usata inizialmente per procurare pietanze ai prigionieri del castello ed in seguito dai poveri e dai pastori come cibo quotidiano. A quei tempi a Sermoneta tra i poveri vi erano molti pastori scesi dai monti dell’alto Lazio e dall’Abruzzo alla ricerca di pascoli più verdi per i loro bestiami. Per la ricorrenza della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici, che ricorre il 17 gennaio, i pastori scendevano in paese a far benedire i loro animali ed in questa occasione veniva offerto loro e a tutta la popolazione un piatto di polenta condita con carne di maiale e cucinata sulla pubblica piazza.