MANIFESTO SELVAGGIO A LATINA, LA LETTERA

manifesto selvaggioRiceviamo da Giuseppe Pannone.

“C’è anche il nome di Di Giorgi stampato in uno delle migliaia di manifesti abusivi che stanno deturpando la città. Forse è questo il motivo per cui, di fronte ad atti illegali diffusi e a comportamenti prepotenti, il Sindaco si limita ad esprimere un semplice rammarico, formulando un laconico e debole “invito” a forze politiche e candidati a chi sta offendendo la città che lui rappresenta.


Insomma sembra che tutto venga considerato dal Primo Cittadino come una marachella, una ragazzata.

Forse non sa Di Giorgi che è lui il garante e responsabile del decoro e della sicurezza urbana? Oppure fa distinzioni: se sei commerciante o artista vieni multato, se sei un aspirante poltronaro no! Proprio così! Antonio Taormina viene multato perché con le proprie opere “distrae” il traffico, i commercianti anche per un autoadesivo. I politici sono al di sopra delle leggi, soprattutto gli assessori ed i presidenti del consiglio comunale con i loro “fratelli”.

Il candore del nostro Sindaco non è solo disarmante, sfiora l’indecenza!

Siamo di fronte ad una plateale e reiterata violazione di una serie di norme (disciplina delle norme sulla campagna elettorale, codice penale, norme urbanistiche e codice della strada) dettagliatamente denunciate da cittadini ed associazioni; un comportamento purtroppo trasversale, ma per il quale si sono distinte in special modo alcune forze politiche ed alcuni personaggi della Giunta e della maggioranza dello stesso Primo Cittadino.

Sindaco Di Giorgi, ma quale invito!!! Mandi i vigili a fare le multe, la Polizia Municipale a verbalizzare, contestare e far rimuovere i pericolosi abusi, perché le strutture in metallo o legno per i manifesti 3×6 sono sottoposti a concessione edilizia e controllo di staticità, chieda l’intervento della Polizia Urbana per multare chi affigge poster che distraggono e creano pericolo alla circolazione.

Caro Sindaco, è responsabile anche chi ha omesso i controlli e gli interventi dovuti!”