GAETA, NEUROPSICHIATRIA: IL MOVIMENTO PROGRESSISTA CONTRO L'AFFIDAMENTO DELLA STRUTTURA DI VIA AMALFI ALLA CROCE ROSSA

DSC_8887È stata la sua denuncia per interruzione di servizio pubblico ad aver di fatto aperto la breccia delle indagini dei carabinieri che sono arrivate anche ai dirigenti dell’Asl di Latina per capire cosa sia realmente accaduto a causare la chiusura di Neuropsichiatria a Gaeta.

E sembra ora determinato più che mai a capire come si stia evolvendo la situazione nella controversa struttura di via Amalfi, mentre le indagini proseguono a tutto campo per individuare i responsabili dell’ipotesi di reato intravista dal coordinatore del movimento progressista Salvatore Di Ciaccio che è tornato sulla vicenda: “A distanza di più di un mese permangono i grossi problemi logistici del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile, attualmente ospitato presso i locali dei Cappuccini all’ospedale Di Liegro, in condizioni poco consone alle necessità di questo importante servizio per l’intero comprensorio del Basso Lazio.


Tutte le peculiarità, cioè la competenza del personale, la privacy, facilmente raggiungibile, sono state messe a rischio in seguito allo spostamento dalla sede storica di via Amalfi. Possiamo comprendere la necessità di garantire la riapertura dell’asilo nido, avvenuta sì rapidamente ma con modalità ambigue e dichiarazioni apparentemente discordanti, come quella dell’assessore Leccese che parlava di un semplice documento da trasmettere, quando invece si è dato mandato ad un avvocato, con una spesa di 6mila e 500 euro, per ottenere il dissequestro. Ma non capiamo perché non ci si è subito attivati per destinare, per esempio, i locali del piano rialzato precedentemente occupati dal Consultorio: con pochi soldi e rapidamente il dipartimento poteva riprendere appieno la sua attività, mentre adesso non sappiamo, e soprattutto non sanno i circa 400 utenti, quando ciò potrà avvenire.

Nelle intenzioni del Comune c’è l’utilizzo di questo piano rialzato per l’asilo nido, a cui verrebbe sottratto il piano superiore per destinarlo interamente a sede della Croce Rossa, che utilizzerebbe anche parte del giardino per parcheggiare gli automezzi. Questa scelta è una vera e propria follia per tante ragioni, e speriamo che non venga realizzata: innanzitutto si perderebbero almeno 400 metri quadri oltre agli spazi vitali per i bambini, e si romperebbe l’assetto e la fruibilità, elementi che ne fanno un vero gioiello.

Durante l’ultima campagna elettorale nazionale tutti i partiti hanno convenuto sull’importanza socio-economica e sulla necessità di potenziare gli asili nido, mentre l’amministrazione Mitrano non solo è sorda a questo segnale, ma lo sta addirittura ridimensionando. Inoltre verranno spesi dei soldi che potrebbero venire utilizzati per la ristrutturazione a servizio del Dipartimento di Neuropsichiatria, o in seconda battuta per costruire una nuova uscita di sicurezza, lasciando tutto inalterato.

Infine non dimentichiamo la destinazione d’uso del palazzo, rivolto alla famiglia e soprattutto all’infanzia, mentre Mitrano, non solo non ha previsto la ristrutturazione dei locali che l’amministrazione Raimondi destinò a Centro Diurno, ma sta creando delle promiscuità tra diverse attività, senza considerare l’ultimo piano che non sappiamo a chi verrà assegnato. Queste domande rivolgerò all’assessore Leccese quando deciderà di fare quel confronto pubblico di cui ha parlato. Resto fiducioso in attesa di essere invitato per confrontarmi con lui, nell’ottica democratica della trasparenza e della verità, che invece gli attuali amministratori hanno sempre evitato”.

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