AUTISTA COTRAL, UN MESTIERE SEMPRE PIU' COMPLICATO

*Autobus Cotral al porto di Formia*
*Autobus Cotral al porto di Formia*

A tre giorni dalla tragedia del 56enne minturnese Salvatore Salzano, autista Cotral colto da infarto mercoledì sera in via Vitruvio a Formia, si apre uno squarcio sulle difficili condizioni di lavoro che gli autisti da tempo sopportano. E non solo per lo sciopero che ieri ha bloccato in tutta la Regione, nel Golfo fino alle ore 17, il trasporto su gomma causa mancato rinnovo del contratto, quanto perché da tempo l’intero organico soffre di carenze difficili da tollerare e che aggravano le turnazioni degli autisti in servizio con conseguente peggioramento delle loro condizioni di vita.

Un problema che ciclicamente viene alla luce ma a cui, ancora, nessuno dai vertici aziendali ha posto rimedio. Basti considerare, a esempio, che all’organico che fa riferimento al deposito di Gaeta mancano all’attivo ben quindici autisti. E la situazione non è migliore per Minturno. Una carenza di forza lavoro che da tempo costringe i conduttori degli autobus a doppi turni forzati e non solo: si associano anche la mancata concessione di ferie e di permessi che solo quando sono urgenti, ma non sempre, vengono accolti. Inevitabili le conseguenze sul fisico e lo spirito degli uomini e delle donne che poi salgono sugli autobus blu accompagnando verso le loro destinazioni i passeggeri.


+Cotral-busUn lavoro ripetitivo e usurante che, inoltre, fa i conti con la vetustà dei mezzi, non raramente accantonati e poi reimmatricolati, seppure dovrebbero restare in servizio per soli venti anni, dando una parvenza di nuovo sulla carta ma che nei fatti non c’è. E per questo è sufficiente rilevare quanti ancora sono privi di freno elettromagnetico, cambio automatico o aria condizionata che se d’inverno non è un problema, quando arriva l’estate fa sì che le temperature all’interno delle vetture sfiorino i cinquanta gradi: due anni fa sulla tratta per Terracina si rischiò una strage a causa del colpo di calore che colpì un’autista.

Se poi a questo si aggiungono gli atti di vandalismo e un comportamento degli utenti non sempre urbano, allora si coglie come per un autista arrivare a fine giornata molto spesso sia più di una liberazione.

Come sarebbe stato per il 56enne Salzano a cui il cuore mercoledì non ha retto e di cui ieri presso l’Annunziata a Minturno si sono tenuti i funerali. Un lutto che ha colpito non solo la comunità minturnese ma tutti gli autisti Cotral ben consapevoli che dietro la sua morte ci sono anche, e forse soprattutto, condizioni di lavoro che ogni giorno per ognuno di loro diventano più inaccettabili.

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