Si svolgerà giovedi pomeriggio (18 aprile), alle ore 15,30 presso l’aula consiliare, l’istruttoria pubblica indetta dall’amministrazione comunale di Sperlonga per ascoltare i pareri della cittadinanza sull’ipotesi relativa alla realizzazione di una pista ciclabile lungo la fascia litoranea che collega il versante di levante a quello di ponente. Comprensibile la grande attesa e la non condivisione totale della rivoluzione urbanistica che il progetto apporterebbe.
Già in maniera ufficiosa categorie di commercianti e operatori turistici hanno sollevato perplessità per il rischio che l’attivazione della pista, comportando, di conseguenza, l’introduzione di un attraversamento a senso unico di via Cristoforo Colombo, la strada che costeggia il mare nella Sperlonga bassa, possa limitare il giro di affari, per via dei maggiori limiti che verrebbero imposti al traffico cittadino. C’è pure chi teme che l’immissione in massa sulla Flacca di tutto il traffico che attraversa la Sperlonga bassa e che deve ritornare verso le abitazioni collocate in direzione ovest possa comportare problemi di non facile soluzione sia per la paralisi del traffico nei due chilometri che intercorrono dall’uscita sud (verso Gaeta), fino alla rotonda del cimitero (da dove si rientrerebbe in centro)
. Qualcuno fa notare anche che le goliardiche scorribande di motorini porterebbe i giovani alla guida a “rifugiarsi” immediatamente nella pista ciclabile, con grave pericolo per chi la pratica in maniera ortodossa, alla vista di pattuglie di Carabinieri o di VVUU preposti al controllo del traffico scorretto sulle due ruote. A fronte di questi pareri contrari, ci sono anche una marea di opinioni entusiasticamente favorevoli all’introduzione di una pista ciclabile che potenzierebbe l’offerta di un turismo ecologico e a impatto zero in un ambito dove l’attenzione all’ambiente ha rappresentato un cavallo di battaglia finora tanto qualificante della gestione della vita pubblica e del richiamo turistico.
