Esclusa l’associazione a delinquere. Nuovo capitolo nella vicenda dei furti alla biblioteca dei Girolamini di Napoli ed è un punto importante a favore delle difese tra cui quella della 24enne formiana di origini ucraine Viktoriya Pavlovsky, difesa dall’avvocato Luca Scipione. Condannata a marzo, con rito abbreviato, a cinque anni e quattro mesi con l’accusa di peculato, la giovane, insieme ad altri dodici imputati, è sotto processo anche per associazione a delinquere e sempre per i furti di libri alla storica biblioteca napoletana.
La svolta, però, domani è prevista l’udienza preliminare davanti al Gup di Napoli, è arrivata dalla sesta sezione della Corte di Cassazione dove il Procuratore Generale aveva avanzato ricorso contro la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli che il 25 giugno dello scorso anno aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare relativa al vincolo associativo. La Cassazione, infatti, ha sostanzialmente confermato quell’annullamento ritenendo anch’essa non sussistere quel vincolo. Un’udienza svoltasi a molti mesi dalla decisione del Riesame e fondamentalmente per due ragioni: la prima il deposito delle motivazioni avvenuto solo a ottobre; la seconda poiché dopo essere stata fissata udienza in Cassazione a gennaio davanti la seconda sezione, “esperta” per reati associativi ma relativi a droga e ordine pubblico, si è successivamente deciso di spostare il procedimento alla sesta che si occupa più propriamente di reati contro la pubblica amministrazione. Come sono ritenuti i furti alla biblioteca campana.
Resta ora da vedere cosa succederà venerdì durante l’udienza preliminare per il reato associativo a Napoli. Di fatto, la decisione della Cassazione, potrebbe cambiare tutto l’assetto giudiziario di una vicenda che per la città di Napoli ha costituito uno dei maggiori scandali degli ultimi anni.
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