LATINA, EFFETTUATO LO SGOMBERO DI UN’ABITAZIONE CONFISCATA AI DE ROSA

polizia-questura-volanteNella mattinata odierna personale della Questura di Latina ha proceduto alle operazioni di sgombero di un’abitazione confiscata su provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria e affidato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per la successiva assegnazione a un ente di valore sociale.

L’abitazione e il terreno attiguo, di proprietà del pluripregiudicato DE ROSA Alessandro, detenuto per reati di droga e armi, e della coniuge De Rosa Giulia, entrambi legati al clan Di Silvio, provento di profitti illeciti, verranno quindi restituiti ora alla collettività.


L’abitazione abusiva in questione, consistente in una villetta, sita in via Gorgolicino 665, è stata in passato oggetto di fatti di cronaca legati alla latitanza di alcuni membri del clan, che proprio in questa costruzione trascorsero dei periodi di latitanza.

Lo sgombero si è reso necessario in quanto la famiglia del De Rosa, a seguito di notifica dell’avvenuta confisca, non aveva provveduto a liberare l’immobile in questione, pur essendo titolare di residenza popolare pubblica, con dimensioni adeguate al numero dei componenti della famiglia.

In seguito all’emissione dell’ordinanza dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, alcuni membri della famiglia De Rosa,  per creare ostacolo si sono portati all’interno dell’abitazione nel tentativo di bloccare le operazioni di confisca. Questa mattina si è giunti all’operazione di sgombero dell’immobile che ha visto anche alcune perquisizioni con l’ausilio di cani antidroga.

Numeroso il personale della Polizia di Stato impiegato, che ha operato in sinergia con personale dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Municipale, dei servizi sociali del Comune di Latina, dei Vigili del Fuoco, del 118.

Per rendere totalmente inaccessibile e inagibile la villa, tutti gli accessi sono stati blindati e tutte le utenze disattivate.

L’abitazione era dotata di un complesso sistema di videosorveglianza che consentiva ai De Rosa di poter vigilare costantemente il perimetro domestico.

Tali  misure di sorveglianza non possono che essere  giustificate nell’ambito di un contesto di attività criminosa . In passato protagonisti di reati  che hanno portato al loro arresto  per vari delitti  che vanno dal tentato omicidio, all’estorsione , dallo spaccio e traffico droga alla detenzione illegale di armi. Ogni stanza era altresì arredata con suppellettili di lusso e munita di costosi televisori al momento rimasti all’interno e  se non verranno asportati dai De Rosa, saranno venduti all’asta. Ad operazioni terminate il bene è stato  assegnato al Comune di Latina e destinato ai servizi sociali.