FORMIANA IN MANETTE, SPACCIAVA PER IL CLAN

drogaE’ stata seguita per giorni. Per tanto tempo è stata oggetto di pedinamenti, appostamenti, intercettazioni utili a confermare i sospetti che si trattasse proprio di colei che era stata accusata di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal fine di agevolare il clan camorristico dei Casalesi.

Solo due giorni fa, però, è arrivata la conferma per la squadra mobile del Commissariato di polizia di Castel Volturno, diretto dal vice questore Davide Della Coppa, che ha finalmente arrestato la 36enne originaria di Formia, Assunta Abbate.


 La donna, già conosciuta dalle forze dell’ordine, dovrà scontare una condanna a nove anni dieci mesi e dieci giorni di reclusione comminata con ordine di carcerazione della Procura generale presso la Corte d’Appello di Napoli per un traffico di droga che aveva il fine ultimo di agevolare il gruppo malavitoso di Casal di Principe.

 Nel marzo del 2009 la Abbate era stata raggiunta da  un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli a seguito di attività investigative  della Direzione distrettuale antimafia di Napoli nell’ambito dell’operazione “Matriarca” con la quale era stata individuata un’organizzazione dedita allo smercio di cocaina e hashish tra il litorale domizio e la provincia di Napoli.

 Le indagini avevano, però, portato alla luce un particolare eclatante: il traffico di sostanza stupefacente era gestito da un patto esistente tra esponenti del clan dei Casalesi, dei Di Lauro di Napoli-Secondigliano e dei Cacciapuoti-Ferrara di Villafranca