FORMIA, ASILO ''LA VECCHIA QUERCIA'': IL CONSIGLIO DI STATO RESPINGE IL RICORSO. ''GIARDINI D'INFANZIA'' CHIEDE AL COMUNE L'ANNULLAMENTO DELLA GARA

La vecchia Quercia
*L’ingresso dell’asilo comunale “La vecchia Quercia”*

Punto a favore del consorzio Intesa nella querelle amministrativa relativa alla gestione dell’asilo comunale “La Vecchia Quercia” di Formia. Comparse le parti di fronte al Consiglio di Stato, su ricorso della cooperativa “Giardini d’Infanzia”, la quinta sezione del tribunale presieduto da Pier Giorgio Trovato ha respinto l’istanza cautelare presentata dagli avvocati Aldo e Luca Scipione.

Spiegando che “la società appellante non fornisce elementi che possano reputarsi, almeno prima facie, sufficienti a confutare motivazioni e conclusioni del Giudice di primo grado, anche alla luce delle puntuali obiezioni svolte dalla contro interessata”. Inoltre, precisando che “resta impregiudicata la discrezionalità del Comune nel definire i tempi del passaggio di consegne tra le cooperative rispettivamente interessate”.


In buona sostanza, nell’attesa dell’udienza di merito, rilanciando la questione al Comune contro cui recentemente il Consorzio Intesa aveva inviato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti in cui aveva evidenziato come, a due mesi dalla sentenza del Tar e nonostante l’appello pendente davanti il Consiglio di Stato, il Comune di Formia non avesse, sulla scorta della gestione antieconomica della “Giardini d’Infanzia”, invitato il Consorzio Intesa – aggiudicatario dell’appalto dell’asilo nido nel maggio 2012 – a sottoscrivere il relativo contratto. Una vicenda, quindi, con ancora un capitolo da scrivere, almeno dal punto di vista amministrativo.

*L'asilo ''Le Querce''*
*L’asilo ”Le Querce”*

Su cui, però, si attendono anche sviluppi giudiziari. Anche alla luce dell’istanza di autotutela, presentata proprio ieri al Comune di Formia, nella persona del Sindaco, e per conoscenza ai Carabinieri da parte della Giardini d’Infanzia. In essa viene ricostruita tutta la tormentata storia dell’appalto contestato e non solo. Ponendo in particolare l’accento sulla documentazione presentata dalla coop Intesa utile a partecipare al bando e, soprattutto, sulla parte in cui la coop affermava di aver gestito per quattro anni, attraverso una consorziata, l’asilo comunale di Monte San Giovanni Campano, merito valevole due determinanti punti di graduatoria. Che però alle date indicate ancora non esisteva. La coop consorziata, infatti, avrebbe sì gestito un asilo nel comune del frusinate ma privato, in un locale ottenuto in comodato d’uso dal Comune ciociaro. Come da delibera di consiglio comunale del 21 giugno 2007 che la ‘’Giardini d’Infanzia’’ allega nell’ultima documentazione offerta.

Da cui la richiesta, inviata direttamente al Comune, di annullare in autotutela la graduatoria di gara, decurtare i due punti alla Intesa, e procedere alla aggiudicazione definitiva. Insomma, per l’amministrazione uscente una vera e propria patata bollente, ancora di più dopo la prima decisione del tribunale amministrativo. E sempre che non intervenga prima la Procura di Latina che, da circa un anno, sul caso ha in mano un’inchiesta  per falso, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.

LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO

LA VICENDA

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