FORMIA-GAETA-SPIGNO, IL GAMBERO ROSSO PROMUOVE IL SUDPONTINO

gamberorosso-guidaUna strana coincidenza, ma potrebbe trattarsi anche di un segnale a sancire la rinascita della volontà e della capacità promozionale del patrimonio turistico, archeologico, paesaggistico ed enogastronomico dell’intero Golfo di Gaeta.

Perché proprio nei giorni in cui l’autorevole rivista di settore del Gambero Rosso dedicava un dettagliato servizio storico ed enogastronomico a Gaeta, Formia e Spigno, veniva inaugurata sabato scorso la nuova sede della Pro Loco di Formia al piano terra del palazzo comunale di via Vitruvio. Ma partiamo da questo avvenimento.


Dopo reiterati progetti a tempo determinato di uffici che hanno aperto e chiuso nel giro di pochi mesi estivi, giusto per non lasciare inevase le necessità di informazioni dei pochi turisti che approdano nel Golfo, rispetto al potenziale, questa nuova sede può proporsi come un progetto definitivo e comunque da potenziare nel corso dell’imminente futuro.

Una sede sulla cui apertura il tessuto commerciale e imprenditoriale della città si è speso e compattato unendo le forze e le idee affinchè la promozione del territorio, con le relative ricadute, non continui ad essere un aspetto marginale e mai davvero amministrato come si conviene. Come se le forze del tessuto commerciale, anche a causa di decenni di politica mai davvero capace di ottenere i risultati che il Golfo merita, abbiano deciso di fare da sé.

E allora assume in questa fase un significato strategico anche il fatto che la nota e prestigiosa rivista culinaria abbia voluto dedicare ampio spazio a tutta l’area pontina, con un occhio di riguardo al sud della Provincia, in un servizio giornalistico ad hoc dai contenuti che spaziano dalla storia alla cultura, dal paesaggio all’enogastronomia, dal potenziale turistico alle capacità imprenditoriali.

Quattro pagine che raccontano il percorso all’interno della Provincia fino ad approdare al sudpontino. Si proviene da Sperlonga per arrivare a Gaeta “tra scorci suggestivi sul tratto di mare più bello del Lazio: la torre di Capovento, la piana di Sant’Agostino, la spiaggia dell’Ariana e quella dell’Arenauta o dei trecento scalini. E infine Serapo, il lido più famoso di Gaeta, ultima roccaforte borbonica dell’Italia preunitaria”. Montagna spaccata e Tiella di Gaeta chiudono il breve ma puntuale passaggio su Gaeta, ricordando nella classica tradizione del Gambero Rosso i luoghi del gusto locale da non perdere.

Analogo discorso con Formia “località di mare dove nel 43 a. C. fu ucciso Cicerone. Un mausoleo e un evento culturale, Le notti di Cicerone in settembre, ci ricordano il grande filosofo romano a cui è stata intitolata anche la nuova linea di qualità del pastificio Paone. Possiamo assaggiare la pasta nel ristorante della famiglia Chinappi”. La tappa formiana si conclude con la pasticceria Troiano, definita da “quinta peccato capitale”. L’excursus enogastronomico si conclude a Spigno per la promozione delle viti autoctone della cantina Terra della Ginestra.