SLC-CGIL LATINA: ILLEGGITTIMI I LICENZIAMENTI DI MASERPACK

slc-cgilCon una sentenza inequivocabile, il 14 maggio, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Latina ha dichiarato illegittimi i licenziamenti effettuati dalla Maserpack S.p.A., azienda cartotecnica di Cisterna, a 377 giorni dal licenziamento avvenuto il 2 maggio 2012.

Un anno fa, infatti, l’azienda decideva di lasciare a casa 9 lavoratori su 36, e dare corso a una procedura di mobilità che SLC-CGIL aveva contestato da subito e con forza, perché illegittima e comunque non risolutiva delle problematiche industriali dell’azienda, altri i percorsi che questa organizzazione chiedeva, dentro una ristrutturazione, ristrutturazione effettivamente avviata successivamente ai licenziamenti con l’istallazione di una nuova macchina da stampa.


Invano e nonostante l’attivazione della Segreteria Nazionale, SLC-CGIL aveva richiesto un ripensamento alla Maserpack e affermato in tutte le sedi piena disponibilità ad avviare un percorso alternativo che affrontasse le problematiche presenti escludendo però ogni ricorso a licenziamenti, i quali avrebbero avuto solo il risultato di privare dell’occupazione incolpevoli lavoratori e depauperare di professionalità altamente qualificate l’azienda.

Sorda a ogni richiesta e negando inspiegabilmente qualsiasi possibile ricorso agli ammortizzatori sociali, la proprietà aveva allora lasciato a casa ingiustamente donne e uomini che, negli anni, hanno contribuito a renderla azienda di livello nazionale, eccellenza del proprio settore merceologico. Un patrimonio che una proprietà improvvida, nel migliore dei casi è incappata in qualcosa che non gli ha permesso di fare un analisi del percorso e le modalità con cui si è affrontato il percorso dei licenziamenti.

Tra i licenziati, in 5 hanno richiesto l’assistenza della SLC-CGIL Latina per vedere riconosciuto il diritto leso e oggi, con evidente soddisfazione, accogliamo il giudizio di licenziamento illegittimo, come da noi sempre sostenuto, e la conseguente sentenza di reintegro.

Vince il diritto dei lavoratori e si ribadisce un principio: l’incapacità imprenditoriale non può essere scaricata sulle loro spalle, di decisioni prese assieme ad associazioni datoriali che pubblicamente professano la ripresa occupazionale ma in un comunicato ufficiale di un anno fa scrivono “all’interno delle PMI gli equilibri sono vulnerabili e le scelte di nuovi percorsi di ristrutturazione costituiscono scelte strategiche che vanno condivise con i lavoratori(che sono la prima e più importante risorsa dell’azienda) e con le organizzazione sindacali che spesso infatti, nella maggior parte dei casi, supportano le imprese in questi importanti processi di cambiamento” (Direttore di Federlazio Latina), di fatto contestando duramente la SLC CGIL di Latina per l’assistenza ai lavoratori sull’impugnativa al licenziamento che ritenevamo frutto di un errata procedura di mobilità, semmai le colpe vanno ricercate sulla modalità di costruzione della stessa, cosa che questa organizzazione sindacale ha pubblicamente espresso a tutti i tavoli dichiarandola illeggittima e impugnabile e chiedendo invano il ritiro sino all’ultimo giorno della procedura in Regione Lazio.

Questa categoria da sempre rincorre tutte le possibili strade per la salvaguardia dell’occupazione, ricercando possibili alternative al mantenimento del lavoro e la salvaguardia dell’impresa, il lavoro prima di tutto e siamo coscienti che il lavoro esiste con le imprese, altri facciano una riflessione noi in un percorso lungo 377 giorni dal licenziamento in silenzio abbiamo lavorato per costruire il percorso giudiziario della reintegra dei lavoratori grazie anche all’avv. della CGIL di Latina M. BELLOMO.

La nostra organizzazione sindacale sarà sempre al fianco dei lavoratori i quali già scontano le conseguenze delle strategie sbagliate e del contesto macro economico, come dimostrano i dati drammatici e in continua crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali ordinari, straordinari e in deroga in tutti i settori. Dati innegabili e ormai di dominio pubblico che non hanno bisogno di ulteriori aggravi, ma anche di supporto alle aziende con il nostro contributo finalizzato al mantenimento e alla crescita dell’occupazione non hai licenziamenti come ci chiedevano un anno fa senza provare strade alternative.