Sarà padre Antonio Rungi, missionario passionista del Santuario della Civita a chiudere, domani sera, alle 20,30, al Salto di Fondi, il mese di maggio in onore della Madonna, che la comunità parrocchiale ha celebrato, sotto la guida del parroco, don Sandro, per l’intero mese.
La celebrazione di chiusura si svolgerà con una processione della statua della Madonna che da una cappella vicina alla Chiesa parrocchiale verrà trasferita nel luogo sacro, dove il sacerdote passionista, noto ed apprezzato predicatore, terrà la riflessione conclusiva sul significato del mese di maggio e sulla devozione mariana nell’arcidiocesi di Gaeta, che ha come protettrice la Madonna della Civita.
Per la fausta ricorrenza sono attesi numerosi fedeli che in questo mese di maggio 2013, nell’anno della fede, hanno sentito particolarmente la devozione mariana e l’hanno vissuta con la fede di sempre e con gli impegni personali tradotti in fioretti quotidiani.
Molti di tali fedeli conoscono e visitano luoghi mariani del territorio e santuario più rinomati, come Fatima, Lourdes e Medijugorie, dove si potenza una devozione e un culto attinto nelle comunità di origini. Forte è infatti la devozione mariana dell’Arcidiocesi di Gaeta.
“Sono convinto – ha detto padre Rungi – che l’autentica devozione mariana, che consiste essenzialmente nell’imitazione delle virtù della Beata Vergine Maria, possa contribuire enormemente al risveglio spirituale di tutta la comunità dei credenti, come ci sta raccomandando con il suo alto magistero, Papa Francesco e l’arcivescovo della Diocesi di Gaeta, monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, grande devoto della Madonna.
Parimenti una sana devozione alla Madonna – ha concluso il sacerdote – non può che giovare alle nostre città e alla nostra amata Patria, che nella Madonna confida moltissimo e sia affida a lei in tanti luoghi e templi dedicati alla Madre di Dio, tra cui il Santuario della Civita, punto di riferimento spirituale per tutti cattolici del Sud Pontino e di altre zone e regioni del Paese. A Maria affidiamo il cammino delle persone, soprattutto quelle che sono nella sofferenza di qualsiasi genere e il cammino dell’Italia in questo momento di grandi difficoltà economiche e sociali”
Scritto da: padre Antonio Rungi
