MONTE SAN BIAGIO, FEDERICO CARNEVALE SINDACO IN PECTORE DICE "NO'' ALLA CANDIDATURA

*Federico Carnevale*
*Federico Carnevale*

A un anno dalle elezioni amministrative di Monte San Biagio, Federico Carnevale, già commissario del Parco Ausoni e unanimamente accreditato a succedere al sindaco Gesualdo Mirabella, annuncia la sua non disponibilità causata dalla disattesa, da parte delle strutture provinciali e regionali, degli impegni amministrativi da lui assunti con la gente.

“Non ho mai accettato – si legge nella sua nota – decisioni imposte dall’alto che svuotino il diritto e la capacità di ognuno di addivenire a una scelta sulla base del principio di autodeterminazione insito nelle menti delle coscienze libere e di chi intenda mantenere alta la propria dignità nella considerazione della gente”.


Così Federico Carnevale, leader del Pdl a Monte San Biagio, dopo le affermazioni rese pubbliche da autocandidati che, millantando appoggi provinciali del partito, vorrebbero succedere alla guida del paese al temine del secondo mandato amministrativo di Gesualdo Mirabella, il sindaco attualmente in carica. E, a un anno esatto dal rinnovo della massima assise, l’intervento di Carnevale suona come al “altolà” a quanti pensano di poter concepire la definizione di una lista alla pari della compilazione di un album di figurine dove piazzare negli spazi le facce dei soggetti già predefiniti.

“Ho sempre inteso il rapporto con la popolazione come un momento di servizio verso la comunità – ribadisce Carnevale – e le mie scelte in occasione dell’accettazione della candidatura nelle ultime due consiliature sono state il frutto di traguardi amministrativi promessi ai concittadini ed effettivamente raggiunti. Nel corso del mio primo mandato avevo espressamente affermato che mi sarei candidato solo se fossi riuscito a far ristrutturare e riportare in auge l’arco del  personaggio testimonial della cultura monticellana nei secoli, Cristoforo Scacco. Poiché sono riuscito nell’intento che mi ero prefisso, ho offerto alla cittadinanza la mia rinnovata disponibilità a servirla.

Oggi, a un anno dalla definizione della nuova lista, non mi sento di poter scendere in campo, non essendo finora riuscito, e non certamente per colpa mia, a vedere realizzato un intervento cui tenevo e tengo tanto: la realizzazione della strada che conduce al castello. Dopo che l’iter della variante al PRG, approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Lazio, per dare al cuore del centro storico la tanto attesa messa in sicurezza che eliminasse gli incombenti rischi che minano l’incolumità della gente che transita in quella zona attualmente servita da una stradina tanto pericolosa, nulla è stato fatto per il  finanziamento anche per il mancato intervento di chi ha avuto e ha la possibilità di risolvere questo problema sia a livello istituzionale che politico. Poichè il mio sincero impegno preso con gli elettori, nella soluzione della via di accesso alla zona castello, non mi è stato possibile risolverlo, è uno dei motivi che, insieme alla convinzione di una rotazione con forze nuove fresche, mi spinge a non mettere a disposizione la mia candidatura sia alla carica di primo cittadino che a quella di consigliere comunale.

Certamente voglio continuare a impegnarmi politicamente, cercando di supportare nel miglior modo possibile gli amici che vorranno dedicarsi a una nuova missione di governo per continuare uno straordinario lavoro che l’Amministrazione Mirabella ha svolto nel decennio di mandato. Molto è stato fatto e di più poteva essere realizzato, ma l’aver portato a compimento tutta la programmazione urbanistica del territorio approvando tutti i Piani Particolareggiati  compatibili con le vincolistiche territoriali, realizzando una piazza a Vallemarina, un parcheggio multipiano in una zona altamente abitata del paese, completando la viabilità al parcheggio FS, recuperando la torre triangolare, realizzando il manto sintetico al campo di calcio, creando una Multiservizi per la gestione della raccolta dei rifiuti ottimizzandola con la differenziata porta a porta e mantenendo i costi più bassi della Regione, ecc. rappresenta un motivo di vanto a dispetto di chi continuamente continua a denigrare l’operato e senza conoscere i vincoli che il governo centrale e l’Europa ha posto con il famigerato patto di stabilità, continua a dire stupidaggini sia sui quotidiani sia sulla rete.

In questo quadro di interventi è mio particolare intendimento porre l’accento sulla necessità di operazioni mirate all’accogliente presentabilità del paese per i turisti e, soprattutto, per i residenti, con lavori che recuperino il decoro urbano e potenzino, al tempo stesso, il suo look da proporre come inconfutabile biglietto da visita per chi sceglie, con oculata avvedutezza, Monte San Biagio quale meta del suo tempo libero o, meglio ancora, della sua rilassante opzione residenziale. Alla luce di queste convinte premesse, posso affermare che il futuro politico di Monte San Biagio – conclude con polemica ma chiara convinzione Carnevale – lo deciderà solo l’autonoma autodeterminazione di quanti, in paese, si ritroveranno spontaneamente a condividere programmi e finalità amministrative che privilegino esclusivamente l’interesse della popolazione locale”.