FORMIA, ASL NEGA TESSERINO PARCHEGGIO A FAMIGLIA DI BIMBA INVALIDA

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Negato il tesserino di invalidità per il parcheggio auto a una bambina di 7 anni residente a Formia. L’incredibile disavventura è capitata a una ragazzina di 7 anni, e ovviamente ai suoi genitori, residenti a Formia, che nel 2012 ha subito un intervento di asportazione parziale del colon dopo un intervento di colectomia presso il celebre ospedale pediatrico Gaslini di Genova.


A seguito del delicato intervento la ragazzina è costretta a vivere con enormi disagi la propria quotidianità, convivendo con complesse necessità relativamente ai propri bisogni fisiologici che, per questo motivo, la rendono completamente dipendente dai propri genitori. Per questo motivo la madre della bimba si reca presso l’ufficio legale della Asl di Gaeta per ottenere il tesserino di invalidità che le consenta di parcheggiare l’auto nei classici stalli gialli di sosta esclusivamente dedicati a soggetti invalidi appunto.

Ma qualcosa non va perché, pur presentando la madre il certificato ospedaliero post operatorio rilasciato dalla struttura pediatrica genovese, risalente quindi al 2012, che certifica l’asportazione dell’organo, dalla commissione fanno sapere che ciò non basta. Secondo i funzionari dell’Asl, infatti, il certificato deve essere aggiornato annualmente per verificare con cadenza periodica, appunto, l’invalidità dalla quale è affetta la bambina.

Tuttavia, come detto, la madre contesta che trattandosi di una asportazione parziale di un organo, questo non può ricrescere e quindi la propria giovane figlia dovrà convivere tutta la vita con le gravi conseguenze fisiologiche provocate dalla colectomia. Il suo stato di salute infatti può solo peggiorare facendole inoltre correre il rischio di contrarre patologie ben più gravi, e considerando inoltre che l’amputazione di un organo non può in alcun modo lasciar presupporre a miglioramenti clinici. In sostanza dover presentare annualmente certificati aggiornati relativamente alla invalidità della bimba appare del tutto superfluo per i genitori, secondo i quali il solo aver subito l’asportazione del colon e le relative conseguenze bastino per una invalidità permanente.

Sta di fatto che, con grande indignazione dei genitori, il tesserino ad oggi non è ancora stato rilasciato. Ed è stata la stessa madre a contattare il Gaslini per ricevere in fretta la relazione dell’ultimo dei controlli periodici effettuato a febbraio, ai quali la bimba dovrà sottoporsi sistematicamente, al fine di rispettare ciò che sembra più un capriccio burocratico o un vizio formale che una effettiva necessità procedurale.