LAVORATORI ITALCRAFT GAETA IN REGIONE LAZIO

“La Regione Lazio tutelerà i lavoratori dello stabilimento Italcraft di Gaeta, vigilando sul loro ricollocamento e sulla solidità di eventuali piani industriali avanzati da imprenditori che manifesteranno interesse verso il sito produttivo. Non vogliamo che su queste 46 vite si consumi l’ennesima partita di speculazioni”.

La consigliera regionale Rosa Giancola, del gruppo Per il Lazio, dopo un primo colloquio con gli operai avvenuto nei giorni scorsi, ha incontrato ieri in Regione, insieme all’assessore al Lavoro Lucia Valente e al curatore fallimentare, una delegazione dei lavoratori dell’Italcraft di Gaeta, che da quattro settimane sono riuniti in assemblea permanente all’interno dello stabilimento. I 46 ex dipendenti dei cantieri navali di Gaeta, per i quali è ormai terminato il periodo di cassa integrazione in deroga, chiedono di non essere lasciati soli dopo la sentenza di fallimento emessa il 26 giugno scorso dal tribunale di Latina.


“La Regione ha preso un impegno chiaro – spiega la consigliera Giancola – I lavoratori Italcraft, che rischiano oggi di essere espulsi dal mercato del lavoro, non saranno abbandonati al loro destino. All’interno di questo stabilimento ci sono alte specializzazioni che le imprese reclamano. Dobbiamo farle incrociare con il mercato del lavoro e garantire al contempo che il sito venga consegnato nelle mani di un’imprenditoria sana, in grado di garantire i livelli occupazionali con un solido piano industriale”.

“La storia dell’Italcraft  – aggiunge Rosa Giancola – replica un meccanismo ormai noto che non produce lavoro e occupazione, ma operazioni finanziarie. E oggi non vogliamo che diventi anche l’ennesimo esempio del ritardo della politica sul territorio. La Regione farà quindi la sua parte. Terminato il sostegno degli ammortizzatori sociali si apre ora una partita delicata, che ci impone di difendere le maestranze e valutare tutte le possibili strade per far sì che questo patrimonio di risorse umane non si perda e che sia al riparo da ogni tipo di speculazione”.