LICENZIAMENTI ALLA FINDUS DI CISTERNA, NESSUN ACCORDO IN REGIONE

findusFumata nera anche stavolta dalla Regione Lazio per la vertenza Findus.

Si è appena conclusa l’attesa riunione alla Pisana tra dirigenti della storica azienda di surgelati ed i rappresentanti dei sindacati di categoria. “L’esito è stato negativo”, commentano a caldo i segretari provinciali delle maggiori sigle: a quanto pare l’azienda resta ferma sulle proprie posizioni continuando a prospettare un alto numero di licenziamenti nello stabilimento di via Appia a Cisterna.


Nei giorni scorsi la Findus aveva annunciato di voler aprire 99 procedure di mobilità. Un’operazione di sfoltimento del personale che si sarebbe potuta effettuare anche in maniera graduale, magari nell’arco di un anno ma comunque a cominciare dai prossimi giorni.

I sindacati (Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil di Latina) avevano proposto all’azienda di battere strade meno traumatiche per risparmiare sul costo del lavoro, come quelle degli incentivi per l’uscita volontaria, del passaggio dal full-time al part-time, fino alla cassaintegrazione straordinaria.

Purtroppo però, anche stasera nessun accordo è stato raggiunto, dopo un lunga maratona di trattative, cominciata alle 16 e conclusasi a tarda serata, mediata dal funzionario della Regione Lazio, Raffaele Fontana. Un incontro che seguiva quello di giovedì scorso, sempre negli uffici della Pisana, sempre conclusosi con un nulla di fatto.

I rappresentanti dei lavoratori non hanno ancora annunciato come, alla luce dei nuovi scoraggianti fatti, evolverà la protesta iniziata con lo sciopero ad oltranza giovedì scorso.

Probabilmente domani pomeriggio, presso la prefettura di Latina, si terrà un incontro istituzionale incentrato sulla vertenza Findus di Cisterna, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali a riguardo.