Potrebbe essere sgomberato a breve il sito Arsial di Campoverde, occupato da una trentina di immigrati che lavorano come braccianti nelle campagne apriliane. Il censimento e l’identificazione fatto dai Carabinieri e dalla Polizia Locale nei giorni scorsi all’interno del capannone abbandonato a ridosso della Pontina, diventato ricovero dei braccianti extracomunitari, e l’ispezione fatta invece stamani dai Carabinieri potrebbero essere infatti propedeutici ad uno sgombero forzato entro breve tempo. Una domanda è lecita: dove troveranno ricovero queste persone? La stagione nelle campagne è entrata nel vivo e fino ad agosto la forza lavoro sarà impiegata nei campi a raccogliere i cocomeri.
Il sito Arsial era stato affidato all’Associazione Kiwi Latina Igp ed era destinato a diventare il centro di stoccaggio di quello che viene definito “oro verde”. Ma, si sa, i fondi necessari alla ristrutturazione dell’area – un milione di euro e qualche spiccio – non è facile reperirli. Salvo una messa in sicurezza della casa del custode, null’altro è stato fatto. Già lo scorso anno il Comune aveva provveduto a portare in quel sito dei bagni chimici per garantire a questi lavoratori – quasi tutti indiani – condizioni igienico sanitarie ai limiti dell’accettabile. Ora questo dietrofront che potrebbe procurare una vera e propria emergenza sociale a Campoverde. D’altronde, però, un’ordinanza del Sindaco di Aprilia del 2 luglio scorso obbliga i proprietari di aree dismesse di chiudere ogni accesso ed evitare occupazioni non autorizzate. Si attendono sviluppi nelle prossime ore.