LATINA, PROVINCIA SEMPRE PIU' ESPOSTA ALL'USURA

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Aumenta nella provincia di Latina il rischio di cadere nel vortice dell’usura. Questo perché è aumentato lo stato di indebitamento dei cittadini. A rivelarlo è uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Roma e curato dal sociologo Maurizio Fiasco.


Nella ricerca, dal titolo “Indebitamento patologico e credito illegale nella crisi attuale”, sono stati analizzati tutta una serie di fattori quali la recessione economica, il razionamento dell’accesso al credito, all’accumulo di insolvenze, per essere poi messi in rapporto con tutte le realtà metropolitane e non dello Stivale.

Ne è emersa una mappa della vulnerabilità nella quale Milano si piazza al trentacinquesimo posto, mentre Napoli risulta la città più esposta al giro dei soldi a strozzo. Ai primi posti Bolzano, mentre Roma si piazza cinquantanovesima. Insomma, bene al Nord. Si va sempre peggio nelle province del Sud. E Latina non fa eccezione, insieme a quelle campane e sicule.

Rispetto a uno studio gemello basato su dati del 2010, l’area del basso rischio si è contratta fino a comprendere, nel cluster delle prime 25 province, una popolazione di 11 milioni e 275 mila unità, che comprende ben il 18% degli italiani. La provincia Pontina, in particolare, ha peggiorato la propria collocazione rispetto a tre anni fa, retrocedendo di 12 posizioni (dall’80 al rank 92). Dato negativo anche per la Ciociaria che perde 6 posti nella classifica del rischio usura.

“Un’immagine – ha spiegato in una nota la Camera di Commercio di Roma – che attesta l’impatto pesante della crisi finanziaria, mostrando nel Lazio i segni più duri dopo l’onda d’urto provocata dal fallimento della banca d’affari ‘Lehman Brothers’ sulle economie d’Europa”.