FORMIA, LEGITTIMI I LICENZIAMENTI ALLA SORRISO SUL MARE

casa cura sorriso sul mare

Gli ex lavoratori della Sorriso sul Mare non potranno essere reintegrati all’interno della clinica psichiatrica di Formia, recentemente convertita in comunità terapeutica. Sembra essere questo l’orientamento della sezione Lavoro del Tribunale di Latina in merito ai 35 licenziamenti (infermieri, capisala, operatori sanitari e operai) avvenuti nel novembre del 2012, subito dopo la sospensione dell’autorizzazione dell’esercizio da parte dell’Asl nei confronti della struttura di via Appia.


Proprio in questi giorni sono cominciate a fioccare le prime sentenze riguardo quei licenziamenti definiti “anomali” da parte delle sigle sindacali. Eppure, non la pensa allo stesso modo il giudice del lavoro di Latina che ha rigettato il ricorso di un infermiere ritenendo legittimo il licenziamento attuato dalla Salus, proprietaria della casa di cura.

E non è andata meglio nemmeno a quattro addetti alla manutenzione, anche loro impegnati a far valere il diritto di rimanere al lavoro. Una rivendicazione, quella degli operai, fondata essenzialmente sul fatto che tale categoria poco c’entrava con il processo di riconversione della clinica. La manutenzione della struttura è stata esternalizzata, ciononostante nessuno degli operai licenziati è stato riassorbito. Secondo il tribunale, però, il licenziamento è stato legittimo.

È utile sottolineare che tutti i ricorsi fino ad ora respinti sono stati presentati in forma autonoma dai singoli lavoratori. Si aspetta dunque di capire come andrà l’azione legale promossa invece dagli avvocati delle sigle sindacali. Anche se l’orientamento appare ormai evidente.

*La comunità terapeutica Sorriso sul Mare di Formia*
*La comunità terapeutica Sorriso sul Mare di Formia*

Notizie positive invece all’interno della Sorriso sul Mare. Venerdì, presso la Asl di Latina, è stata finalmente sottoscritta tra i rappresentanti legali della società e il direttore generale dell’Asl, la transazione finalizzata al recupero di una parte dei crediti vantati a seguito della sospensione dell’autorizzazione all’esercizio.

In pratica, l’atto mette definitivamente una pietra sopra al conflitto tra proprietà e Asl ridistribuendo, così come previsto dalla transazione, i pagamenti relativi ai mesi di agosto, settembre e ottobre 2012. A fronte di ciò la Sorriso sul Mare rinuncia ai decreti ingiuntivi e, quindi, agli interessi legali maturati. La restante parte dei contributi, sbloccati con l’arrivo del nuovo accreditamento da parte della Regione Lazio, sarà ora oggetto di una successiva transazione sempre tra proprietà e Asl.

Va da sé che con l’arrivo di liquidità nei prossimi giorni potranno essere messi in pagamento gli emolumenti destinati al personale dipendente, che vanta ben tre mesi di stipendi arretrati.