NUOVO AMBULATORIO ODONTOIATRICO A LATINA, IL TAR INTIMA ALLA REGIONE DI PRONUNCIARSI

tar-latinaAveva chiesto l’autorizzazione all’esercizio di un ambulatorio odontoiatrico monospecialistico situato a Latina in corso Matteotti, ma nonostante l’istanza formalizzata alla Regione Lazio quest’ultima non aveva dato alcuna risposta.

E’ contro questo silenzio che la società a responsabilità limitata “Latina 1” ha presentato ricorso davanti al tribunale amministrativo, sezione di Latina. La società ha così avviato un procedimento giudiziale per chiedere l’accertamento e la declaratoria dell’illegittima del silenzio della Regione, ma anche della fondatezza della pretesa dedotta in giudizio con conseguente obbligo da parte dell’amministrazione regionale a rilasciare l’autorizzazione richiesta.


Il giudice amministrativo esaminati gli atti di causa ha pronunciato sentenza con la quale ha ritenuto fondata la domanda della ricorrente almeno nella parte in cui evidenzia l’illegittimità del silenzio serbato dalla Regione. Ma ha ritenuto infondata a da respingere la richiesta di valutazione della fondatezza dell’istanza, nella parte in cui la società sostiene di avere diritto ad ottenere l’autorizzazione richiesta.

Secondo la disposizione normativa che regola la materia, taìra le varie richieste di autorizzazioni da formulare ed emettere, ma anche verifiche da effettuare, della direzione regionale, del dirigente del dipartimento dell’Asl e di quello generale dell’azienda sanitaria e il parere conclusivo della Regione può decorrere un llasso temporale complessivo pari a 180 giorni, ampiamente scaduto nel caso di specie visto che il decorso è iniziato l’8 giugno 2012, data di ricezione dell’istanza da parte della Regione.

Sulla base delle considerazioni temporali effettuate dal giudice amministrativo quest’ultimo ha ritenuto di accogliere il ricorso imponendo alla Regione di pronunciarsi espressamente nel termine di 15 giorni. Ha nominato, inoltre, in via eventuale, in qualità di commissario ad acta il Prefetto della Provincia di Roma chiamato ad intervenire in caso di inerzia di parte e ha rigettato il ricorso nella parte in cui la ricorrente ritiene fondata la pretesa ad ottenere il rilascio del’autorizzazione.

 

SENTENZA TAR