Lo stanziamento della Regione Lazio di 11 milioni di euro aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ieri a Minturno per la situazione dei 35 Lsu. Purtroppo, però, quella somma seppure destinata ai lavoratori socialmente utili della Regione non è specificatamente da assegnare agli stabilizzati, ma a coloro che sono fuoriusciti.
Resta, quindi, ancora da vedere quale sarà l’evoluzione della situazione dei 35 operai di Minturno, per il momento sospesi dall’amministrazione comunale, i quali intanto hanno scelto di presentare ricorso ex articolo 700, il cosidetto ricorso d’urgenza.
In questo caso il giudice, qualora ravvisi un diritto accertato da parte dei ricorrenti e il rischio di un danno grave ed irreparabile per i lavoratori a causa dell’attesa di un giudizio ordinario, potrebbe addirittura scegliere di pronunciarsi senza sentire le parti e sentirle in un secondo momento.
Nel caso di specie risulta probabile che il giudice si pronunci su tutte e 35 le posizioni dopo aver sentito le parti. Inutile dire che la decisione che ne dovrebbe scaturire è di semplice previsione visto che tutti e 35 gli Lsu, prima della sospensione, erano legati al Comune da contratto a tempo indeterminato.
E qualora anche la decisione dovesse arrivare nel giro di un paio di mesi gli operai, comunque, avranno diritto alle retribuzioni non percepite nei mesi di sospensione, ma anche agli interessi e ai danni.
Tutto mentre l’amministrazione comunale si è messa al sicuro da eventuali azioni da parte della Corte dei Conti.
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