Ogni volta al ‘Fiorini’ di Terracina si ripete la stessa storia di sempre: qualcuno resta prigioniero nell’ascensore che all’improvviso si blocca, il tecnico della ditta che si occupa della manutenzione degli elevatori non è in zona, alla fine vengono allertati i vigili del fuoco. E intanto trascorrono i minuti con il visitatore nell’ascensore, che, magari, potrebbe soffrire di claustrofobia o avere altri disturbi.
L’ultima volta è successo oggi poco dopo le 14 quando una persona è rimasta chiusa in uno degli ascensori dell’edificio con le porte scorrevoli bloccate.
Subito il personale presente in quel momento si è dato da fare per cercare di risolvere la situazione (oramai è abituato), ma dopo diversi tentativi andati a vuoto sono stati chiamati i pompieri. Nel frattempo è stato allertato anche l’ascensorista ‘ufficiale’ che in quel momento si trovava a Fondi per un altro intervento e che è potuto arrivare a Terracina poco dopo le 15.
La sfortuna ha voluto che si rompesse anche il dispositivo che consente l’apertura d’emergenza delle porte scorrevoli, dunque i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per almeno una ventina di minuti, con la collaborazione dello stesso malcapitato che dall’interno dell’ascensore cercava di sbloccare la porta.
Per fortuna, altrimenti sarebbero state necessarie manovre, diciamo così, meno dolci che avrebbero comportato un’ulteriore spesa per sistemare l’elevatore.
Ancora una volta riciccia il problema che sarebbe necessario avere sul posto personale specifico per questo tipo d’intervento. Del resto i pompieri non possono essere sempre disponibili all’istante per aprire gli ascensori bloccati dell’ospedale di Terracina.
Pochi giorni fa una situazione simile era accaduta a Fondi dove era rimasta intrappolata una persona cardiopatica.
Eppure il problema è noto a tutti considerando che fuori da ogni elevatore c’è un cartello che raccomanda di usarlo solo in caso di effettiva necessità. Della serie, se puoi, fattela a piedi.
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