FORMIA, TORNA A MARANOLA IL FESTIVAL "SEMINARIA"

Alexandra Dementieva
Alexandra Dementieva

Il prossimo 24 agosto 2013, ad un anno dalla seconda edizione del festival “Seminaria” torna a Maranola per invitare tutti ad attivarsi, a giocare e prestare il proprio soffio all’arte.

Dopo un’intensa attività nel tessuto sociale di Maranola, in cui ha portato circa quaranta artisti a confrontarsi con il borgo ed i suoi abitanti tramite interventi site specific, Seminaria sceglie di convogliare per questo appuntamento le proprie forze su una ricerca più intima e riflessiva.


Tutto si concentrerà in piazza Ricca, luogo di incontro da cui Seminaria conta di riavviare la propria ricerca, partendo dallo sguardo di un’artista straniera. Alexandra Dementieva presenterà la rivisitazione di un progetto esposto in occasione della Biennale di Venezia del 2011. “Play” è un’opera luminosa e interattiva che si accende grazie al soffio del pubblico.

A Venezia, rimarcando il tema della Biennale “illuminazioni”, l’opera giocava sull’universalità del linguaggio del pittogramma ed era rivolta in alto, come un invito agli extraterrestri ad atterrare e unirsi a noi.

A Maranola sarà eccezionalmente allestita in posizione verticale sulla facciata del Comune;  da qui, rivolgendosi a tutto il golfo si accenderà come un faro per portare i naviganti a Seminaria. L’idea è che finchè ci sarà qualcuno pronto a giocare, a interagire, a mettersi in discussione, Seminaria e Maranola non si spegneranno. Un’azione simbolica verso la riattivazione di spazi per la cultura.

Se è vero che i sogni non conoscono crisi, è altresì vero che si rimodulano in base ad essa; per questo Seminaria ha arrestato momentaneamente le proprie attività, ma non si è fermata, e anzi coglie oggi l’attimo per creare e continuare a riflettere sulla realtà che la circonda.L’evento del 24 agosto 2013 sarà un’opportunità da cogliere per ripartire e reinventare insieme una nuova forma di partecipazione, che prevede la biennalizzazione del festival. La decisione nasce dal desiderio di rafforzare la presenza sul territorio attraverso un programma di attività che mettano le radici in un centro d’arte contemporanea permanente.