SPIGNO SATURNIA, NASCE L'ASILO NIDO COMUNALE "ARCOBALENO"

*Il Comune di Spigno Saturnia*
*Il Comune di Spigno Saturnia*

Si chiamerà “Arcobaleno” il nuovo asilo nido comunale di Campodivivo a Spigno Saturnia, risorto dal degrado e dall’abbandono grazie a un finanziamento regionale complessivo di circa 585 mila euro. È quanto stabilito giovedì sera nel corso del Consiglio comunale che, oltre all’istituzione e all’intitolazione della nuova struttura, ha visto anche l’approvazione del suo regolamento.

“Avendo proceduto con la ristrutturazione entro i termini stabiliti dalla Regione Lazio – ha esordito il sindaco Franco Simeone – ci sono stati stanziati ulteriori fondi per 50mila euro, destinati all’arredo interno, mensa compresa. Dal 2 agosto, data di consegna dei lavori, l’asilo nido è già operativo”.


Sul regolamento è invece intervenuto l’assessore ai servizi sociali Annarita Novelli, informando della necessità di assegnare quanto prima il servizio di gestione. Se non si partirà entro febbraio 2014, c’è il rischio che la Regione possa prendersi indietro tutti i finanziamenti. Tocca far presto.

Il Consiglio comunale di Spigno
Il Consiglio comunale di Spigno

Nonostante la nascita di un nuovo importante servizio per la comunità il capogruppo dell’ Udc, Salvatore Vento non ha mancato di far notare l’impatto che la struttura avrà sull’economia della città: “Ci sarebbe piaciuto conoscere i costi di gestione che il bilancio dovrà sostenere per questo nuovo servizio – ha dichiarato -. Non a caso altri Comuni della Regione hanno rifiutato il finanziamento. Bene l’asilo nido, ma possiamo permettercelo? Per altro lo stesso regolamento appare piuttosto deficitato: sedici articoli che di fatto non dicono nulla, si rimanda tutto a dopo, numero degli alunni compreso”.

“Il regolamento – ha poi replicato la Novelli – serve a darci un indirizzo, sarà poi nel bando di gara per l’affidamento del servizio che si entrerà nei particolari”. Tuttavia il disciplinare non ha convinto nemmeno il capogruppo del Pdl Carlo Pampena che l’ha bocciato, ritenendolo povero nel contenuto.

Non è andata meglio con l’approvazione della nuova isola ecologica, individuata dall’amministrazione comunale in località San Gennaro, a sostituzione del vecchio depuratore dismesso.

Franco Simeone“L’installazione dell’isola ecologica – ha spiegato il primo cittadino – ci permetterà di dare in seguito un nuovo servizio a beneficio dei costi di trasporto, visto che i passaggi degli autocompattatori nelle campagne saranno ridotti. La Provincia, grazie ad un accordo di programma, ha sbloccato due determine per un totale di 105 mila euro destinati alla realizzazione dell’isola ecologica. Sarà compito dello stesso ufficio tecnico realizzare il progetto”.

Dura l’opposizione. In particolare Carlo Pampena che ha fatto notare – secondo il suo parere – come l’area manchi dei requisiti di legge: “Non offre garanzie di tutela della salute degli abitanti”. E il consigliere Vanni Vento che ha chiesto se la Provincia pagherà anche per la bonifica dell’ex depuratore sul quale s’intende costruire la nuova isola ecologica.