E' DI TERRACINA L'ARCHITETTO SEQUESTRATO A BANGKOK CON UN AMICO

bangkok-templeE’ vissuto per anni a Terracina con la famiglia prima di trasferirsi a Roma dove lavora come architetto, sempre con la grande passione per i viaggi. E un viaggio, l’ennesimo, lo ha visto protagonista di una brutta storia.

Si tratta di Danilo De Vito, il 51enne che insieme all’amico Antonio Di Muro ha vissuto una vera odissea nella lontana Bangkok, finiti nelle mani di un gruppo di poliziotti che li hanno sequestrati per denaro. C’ha pensato un blitz della polizia thailandese a liberare i due italiani che potranno tornare in Italia nei prossimi giorni.


L’architetto di Terracina e il suo compagno sono stati sequestrati lunedì 19 agosto mentre ritiravano soldi da un bancomat nella zona di Nana. D’un tratto sono stati fermati da tre uomini, di cui uno in divisa, con l’accusa di possedere una carta contraffatta. Dalle minacce si è passati al sequestro, trascorso nella camera di un hotel del centro. Come riscatto chiedevano 2 milioni di baht (47 mila euro).

Poliziotti maldestri, però, che hanno lasciato ai due italiani un telefonino per comunicare con le famiglie e chiedere i soldi del riscatto, alla fine parzialmente saldato con un trasferimento di contanti.

Nel frattempo le famiglie hanno contattato l’ambasciata italiana a Bangkok, che martedì è riuscita a parlare al telefono con i due sequestrati e poi ha avvertito la polizia locale. Quando è scattato il blitz, i sequestratori erano già fuggiti. Al momento due di loro sono stati arrestati.

Durante il sequestro Danilo De Vito e Antonio Di Muro non avrebbero subito violenze o maltrattamenti.