Per salvare gli alberi di Aprilia, dopo l’avvio della petizione da parte del Comitato Città degli Alberi adesso si muove anche Italia Nostra, che torna a scrivere al Sindaco un accorato appello per salvare il verde urbano del centro storico. Con un timore: qualche mese fa, quando l’associazione protestò per il taglio degli alberi a Campoleone, per tutta risposta l’Amministrazione mise in moto le motoseghe anche per Campoverde. Adesso c’è in ballo un altro stravolgimento del verde pubblico: il taglio dei pini di Largo delle Rose.
Italia Nostra torna a chiedere una inversione di rotta rispetto a quanto deciso dall’Amministrazione, ricordando anche che la legge n.113, del 29 gennaio 1992, prescrive il ruolo prioritario delle specie arboree, sancendo “l’obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”. “Il modus operandi dell’amministrazione risulta dunque del tutto controcorrente a tali disposizioni, al punto da interrogarci: piuttosto che piantare un albero per ogni neonato, ne procediamo all’abbattimento?”.
L’Amministrazione, dal canto suo, ricorda che le scelte di abbattere i pini sono dettate da esigenze di sicurezza, visto che gli alberi tagliati erano tutti pericolanti. Ma non lesina una frecciata al comitato “Città degli alberi”, che ha avviato una petizione contro il taglio dei pini ad Aprilia. Del Comitato fanno parte diversi iscritti alla Rete dei Cittadini, lista che governa col Sindaco Terra. E, ricorda l’Amministrazione, la decisione di procedere col taglio dei pini è stata presa da tutta la maggioranza. Che ci siano problemi all’interno della stessa lista?
