Era già riuscito a catturare ben trenta cardellini quando sono arrivati gli uomini del Nipaf, nucleo investigativo provinciale ambientale e forestale, del Corpo forestale dello Stato. Un intervento provvidenziale che ha interrotto le attività del bracconiere di origine napoletane a “caccia” nel territorio compreso tra Latina e Sezze e precisamente nelle campagne ai margini della strada statale 156 Monti Lepini.
L’uomo, servendosi di una grossa rete da uccellagione e di richiami sia vivi sia elettronici, aveva già realizzato la consistente cattura di cardellini, una specie protetta i cui esemplari vengono presi vivi per essere immessi sul mercato e, nel caso di specie, quello partenepeo.
Quando ha visto gli uomini del Nipaf avvicinarsi il bracconiere ha cercato di darsi alla fuga a bordo della sua Fiat Palio. Una corsa inutile visto che è stato fermato dalla Forestale sulla Monti Lepini nel territorio di Sezze.
Nei confronti del cacciatore di frodo, con precedenti specifici, è scattata la denuncia in stato di libertà, i trenta esemplari di cardellini sono stati rimessi in libertà. mentre richiami e rete sono stati sequestrati.
