SMEMBRAMENTO DEL TRIBUNALE DI LATINA, L’APPELLO DEL SENATORE MOSCARDELLI AL GUARDASIGILLI

*Il tribunale di Gaeta*
*Il tribunale di Gaeta*

Il ministero della Giustizia torni indietro sullo smembramento del Tribunale di Latina. Troppi i problemi che si sono creati trasferendo la competenza sui Comuni del Golfo al Tribunale di Cassino. Venga ripristinata la situazione precedente e vengano riaperte le sezioni distaccate di Terracina e Gaeta. Questo l’appello lanciato al guardasigilli Annamaria Cancellieri dal senatore pontino Claudio Moscardelli, con un’articolata interrogazione firmata anche da altri dieci colleghi del Partito democratico.

La revisione della geografia giudiziaria, secondo Moscardelli, in terra pontina “dà luogo a gravissime criticità”, impoverendo “irrimediabilmente la dotazione di infrastrutture del territorio”, indebolendo “le azioni di contrasto delle iniziative di infiltrazione della malavita organizzata” e rischiando “di aumentare in modo drastico ed irreparabile il senso di inadeguatezza della risposta giudiziaria che la comunità pontina già percepisce in modo gravissimo”.


Provvedimenti che, per l’esponente del Partito democratico, contrastano con gli stessi principi della legge Severino, volta a ridurre le spese e a rendere più efficiente la macchina della giustizia: “Le decisioni governative non sono funzionali agli obiettivi della delega e sono invece sicuramente apportatori di aumenti di spesa, così che essi si traducono, nella realtà, in un’aperta violazione dei criteri ispiratori della riforma”.

Per Gaeta, il senatore specifica che “la soppressione della sede distaccata, il cui comprensorio è stato annesso al circondario del Tribunale di Cassino”, “si traduce in un fattore di disgregazione della realtà unitaria ed omogenea del tessuto economico e sociale provinciale, la cui identità proviene dalla sua natura costiera e dalla comune vocazione economica incentrata sul terziario avanzato e sul turismo, realtà completamente diversa rispetto al cassinate”.

Per Moscardelli numerosi sono stati gli errori fatti accorpando il sud pontino a Cassino, dove tra l’altro gli uffici non sarebbero ancora pronti a far fronte ai nuovi compiti: “Non vi sono locali disponibili ed anche l’edificio scolastico che era stato individuato per tale utilizzo risulta attualmente occupato appunto da una scuola comprensiva, che vede numerose classi ed ha in corso di svolgimento il proprio programma.

Quanto ai i lavori di adattamento, gli stessi non sono stati avviati, né risulta che si sia dato corso alle relative procedure di evidenza pubblica; risulta anzi che l’edificio si trovi in cattive condizione di manutenzione e, per un uso adeguato e sicuro, avrebbe bisogno di importanti lavori di risanamento strutturale e di ristrutturazione”.

Il senatore del Pd ha così chiesto al ministro Cancellieri di “evitare tutte le conseguenze negative indicate” e di riconsiderare, “adottando ogni opportuno provvedimento, le decisioni prese”, ripristinando “l’integrità del Tribunale di Latina”. Chiesto infine al guardasigilli di rivedere “il provvedimento di chiusura delle sezioni distaccate di Gaeta e di Terracina, in quanto si tratta di strutture che rispondono a tutti i criteri considerati nella legge delega e nelle Commissioni parlamentari come causa per non procedere alla chiusura e precisamente un bacino di popolazione superiore a 100.000 abitanti, un territorio con alta presenza di criminalità organizzata, un alto carico di lavoro e la carenza di infrastrutture di collegamento”.