BUSTARELLE PER LA PATENTE, NELLA RICHIESTA DELLA PROCURA ”PESANTI RICADUTE SULLA SICUREZZA STRADALE”

*La Procura della Repubblica di Latina*
*La Procura della Repubblica di Latina*

Sapevano da tempo che c’era un’inchiesta a loro carico, che erano stati intercettati, filmati e che diversi testimoni erano stati convocati dagli investigatori, per rispondere a domande sul “sistema” di illeciti che sarebbe stato creato all’ombra della Motorizzazione di Latina, ma tutto ciò non avrebbe rappresentato un freno per funzionari e titolari di autoscuole accusati di aver messo in piedi un’associazione per delinquere, volta a rilasciare patenti in cambio di mazzette.

Era il 5 agosto scorso quando il sostituto procuratore Olimpia Monaco, che aveva chiesto l’emissione di misure cautelari un anno prima, è tornata a scrivere e a sollecitare l’ufficio gip affinché ordinasse gli arresti, specificando che l’attività criminosa andava avanti.


Numerose notizie confidenziali – scrive il magistrato nella richiesta al giudice per le indagini preliminari – continuano a individuare negli indagati funzionari della Motorizzazione e in particolare in Cianfoni Antonella (ora in carcere ndr), i soggetti che, dietro corresponsione di ingenti somme di denaro, e con la complicità dei vari titolari di autoscuole coinvolti nel traffico di cui trattasi, garantiscono il superamento degli esami di guida a soggetti impreparati o che non conoscono la lingua italiana”.

Il sostituto Monaco ha specificato che il 25 marzo scorso la polizia giudiziaria “accertava che l’indagata Cianfoni, durante l’esame di teoria, in accordo con Rossini Antonio e Piero Figliozzi (entrambi indagati e il primo ora in carcere ndr), favoriva numerosi candidati partecipanti alle prove teoriche di guida”.

Particolare confermato da una donna iscritta a quell’esame dall’autoscuola Rossini di Terracina: “La candidata riferiva che la  prova era stata interamente svolta dall’esaminatrice che, di volta in volta, le suggeriva le risposte”.

Sulla stessa linea informazioni raccolte da un indiano il 23 luglio scorso. “Il cittadino indiano – precisa il magistrato – ha riferito di essersi iscritto presso l’autoscuola di Rossini a Terracina e di aver sempre interloquito con Piero Figliozzi, di avere corrisposto al Figliozzi, oltre quanto stabilito in via ordinaria, la somma supplementare di 300 euro, per usufruire di aiuti all’interno della sala esami, di avere beneficiato dei suggerimenti del funzionario Cianfoni, chd il 27 giugno suggeriva integralmente le risposte”.

Il sostituto Monaco ha inoltre espresso preoccupazione per le conseguenze di quanto accaduto alla Motorizzazione: “Attualmente circolano sul territorio nazionale diverse centinaia di soggetti che hanno conseguito illegittimamente la patente di guida, con pesanti ricadute sulla sicurezza della circolazione stradale”.

 

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