A ROCCASECCA “LA FESTA DEI SAPORI”, PER VALORIZZARE LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

festa dei saporiContinuano a crescere le realtà che attraverso la valorizzazione delle proprie eccellenze intendono ritagliarsi un importante spazio economico, culturale e turistico. Lo sa bene il neo presidente della Pro Loco di Roccasecca dei Volsci, Parisella, da anni inserito nelle associazioni di settore: «Che si tratti di gastronomia, ambiente, patrimonio storico o qualità della vita, una comunità accresce il proprio potenziale sfruttando consapevolmente queste caratteristiche, con risultati apprezzabili dei quali usufruiscono tutti.E’ questa l’impronta che il nuovo esecutivo  della Pro Loco intende promuovere, siglando eventi che mettano in risalto la storia della città ed il suo legame con il cibo, vera risorsa sulla quale attirare l’attenzione di un turista attento e desideroso di conoscere quanto di buono offra il nostro paese».

Fin dal suo insediamento, Parisella sta cercando di modificare sensibilmente il volto di questa associazione turistica: «Aldilà delle gite e delle sagre di paese, il ruolo principale e fondamentale di ogni Pro Loco è la promozione del proprio territorio in tutte le possibili forme: ben vengano le feste tradizionali, cardine del nostro passato, ma esse devono iniziare ad indurre anche un aiuto allo slancio dell’economia locale».


E proprio in questa direzione si vuole incanalare la “Festa del Sapore”, evento organizzato dal Comitato “Veri sapori paesani”, e patrocinato dall’amministrazione comunale e dalla stessa Pro Loco, un evento che vuol puntare l’accento sui piatti tipici tradizionali e sui luoghi storici del borgo ausono. Appuntamento fissato per sabato.

«Io credo molto nella potenzialità dei nostri commercianti e dei nostri prodotti locali – continua Parisella. Non a caso il primo evento di questa nuova gestione è stata la “Notte Bianca 2013” : per la prima volta in questo paese ben quindici esercenti di Roccasecca dei Volsci si sono uniti nell’organizzazione di una  manifestazione, cucinando  e proponendo esclusivamente prodotti a Km Zero. Da quell’esperienza, ma anche a causa dell’annullamento deell’annuale “Sagra della Capra”, abbiamo pensato di proporre comunque una serata gastronomica con piatti di casa nostra, in primis capra al sugo, coratella d’abbacchio e salsicce di produzione locale. La vera sfida è iniziare un percorso di valorizzazione e di recupero storico che spero dia, nel corso dei prossimi anni, buoni risultati ma soprattutto aumenti la consapevolezza sulla possibilità di creare margini di sviluppo territoriale e di marketing intorno a cibi e pietanze che fino a qualche anno fa rischiavano di scomparire.  Insomma, in un momento di crisi in cui le aziende alimentari e della ristorazione chiudono per la drastica diminuzione dei consumi da parte degli clienti, la riscoperta dei prodotti di casa propria e la loro commercializzazione può essere l’unica soluzione che tenga a galla l’economia dei borghi caratteristici come il nostro».